Senza alcun preavviso, nei giorni successivi, con posta ordinaria proveniente dagli Usa, sono stati recapitati alla vittima tre travellers cheque American Express da 500 euro cadauno. La vittima della truffa avrebbe dovuto versarli, trattenere per sé la somma di 150 euro quale commissione inviando la restante somma ad un cittadino del Ghana tramite la Western Union. La Polizia Postale di Teramo ha subito accertato la contraffazione dei tre titoli che sono stati sequestrati. L’American Express ha poi confermato la falsità degli stessi titoli spiegando che dal 2006 esiste una organizzazione internazionale con sede in Nigeria, Benin e Ghana che falsifica i titoli e tramite contatti via e-mail reperisce potenziali vittime. In pratica qualora i titoli vengano posti all’incasso, la banca entro i 15 giorni successivi li accredita sul conto e la vittima credendo che l’operazione sia andata a buon fine, effettua il trasferimento del denaro. Dopo circa un mese, quando la banca riceve la comunicazione sulla falsità dei titoli, e addebita di nuovo l’intera somma al cliente che di conseguenza subisce un ingente danno economico. Una volta ricevuti i travellers cheque, per costringere le vittime a pagare, i truffatori li minacciano di rivolgersi all’F.B.I. americana.