Un sequestro importante per un valore di oltre un milione e mezzo di euro. E’ stata chiamata “Operazione Wash 2” quella compiuta questa mattina dai militari delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Teramo, coadiuvati dai Baschi Verdi, che hanno confiscato 5 abitazioni, con annesse cantine, di cui 3 ad Alba Adriatica e 2 a Martinsicuro, diversi libretti postali e un’autovettura appartenenti a diversi soggetti di etnia rom residenti lungo la costa teramana.
Persone completamente sconosciute al fisco e, dunque, considerate nullatenenti. Ma il loro tenore di vita era apparso decisamente spropositato per degli individui che non avevano un’occupazione e che per lo Stato risultavano addirittura “indigenti”, nonostante l’intestazione di auto e appartamenti. Facile, dunque, pensare ad un guadagno frutto di attività illecite e proprio per questo la Procura della Repubblica di Teramo ha disposto il sequestro di tali beni.
Iniziate già nel 2009 e condotte attraverso articolati controlli fiscali, analisi di tabulati, di conti correnti e proprietà dei membri delle famiglie interessate, le indagini delle Fiamme Gialle hanno consentito di individuare i soggetti destinatari dei provvedimenti che, nel corso degli anni, erano riusciti a mettere insieme una vera e propria fortuna. A loro, infatti, sono state ricondotte ingenti somme di denaro registrate su libretti postali e su depositi bancari, autovetture, beni mobili e immobili. Il tutto senza che mai venisse presentata alcuna dichiarazione fiscale e senza la ben che minima certificazione di lavoro così come è stato accertato dai militari nelle indagini svolte negli archivi di Inail, Inps e Camera di Commercio.
Durante le loro ricerche, inoltre, i finanzieri hanno anche potuto costatare che gran parte dei beni sequestrati ai rom erano stati in precedenza acquistati da soggetti pluripregiudicati.
Una nuova operazione, dunque, che mira a colpire direttamente le tasche di chi svolge attività illecite, grazie ad una normativa che stabilisce la confisca dei beni nei casi in cui siano di proprietà di un indiziato di appartenenza ad un’associazione mafiosa o quando il tenore di vita del sospettato sia decisamente superiore rispetto alla propria capacità contributiva.