Sant’Omero, carenza di personale ospedaliero: il NurSind annuncia possibili scioperi

Gli infermieri del NurSind di Teramo scendono sul piede di guerra e annunciano possibili azioni di protesta, scioperi compresi, per le problematiche relative alla mancanza di personale nel reparto di Medicina dell’ospedale di Sant’Omero. C’è delusione, infatti, per il tentativo di conciliazione non andato a buon fine a seguito dell’incontro, promosso dallo stesso Nursind,svolto in Prefettura lunedì scorso al quale erano presenti il capo di Gabinetto Gianluca Braga, il funzionario amministrativo Giovanni Sbraccia, il segretario territoriale del NurSind, Giuseppe De Zolt, Pasquale Lisciani come rappresentante sindacale e Luca Luzio, coordinatore del reparto di Medicina e Goffredo Del Rosso, capo dipartimento delle Discipline Mediche, e Alberto Finizi, responsabile dell’Ufficio infermieristico in rappresentanza della Asl di Teramo.

Giuseppe De ZoltDopo la dichiarazione dello stato di agitazione, infatti, il NurSind ha presentato le sue proposte per superare le attuali criticità, chiedendo l’aumento del personale infermieristico e ausiliario o, in alternativa, la diminuzione dei posti letto.

Ma durante il confronto i rappresentanti della Asl teramana non hanno aggiunto elementi nuovi, limitandosi a ribadire l’assegnazione di due nuovi infermieri che non sono affatto sufficienti per colmare la carenza evidenziata. A fronte di 32 posti letto che dovrebbero prevedere 16 infermieri e 12 Operatori sociosanitari, infatti, la pianta organica del reparto può contare invece solo su 12 infermieri, comprese le due nuove figure assegnate, e 8Oss, di cui 4 con scadenza a fine febbraio. Senza contare che tre infermiere sono attualmente in maternità per cui i 2 nuovi arrivi non sarebbero sufficienti neanche a coprire questa mancanza.

Ma il rammarico maggiore è stato il constatare l’assenza dei vertici della Asl, direttore generale o direttore sanitario, all’incontro in Prefettura che ha reso più lontane le posizioni tra parte lavoratori e managment aziendale.

L’aver evitato il confronto”, ha detto Giuseppe De Zolt, segretario provinciale NurSind Teramo, “non ha fatto altro che confermare come non ci sia volontà di concertare possibili soluzioni positive al disagio manifestato dalla parte ‘produttiva’, e disinteresse sia per le conseguenze che detti disagi hanno sui livelli assistenziali erogati all’interno dei reparti, sia per le responsabilità alle quali sono esposti gli operatori in servizio”.

Impostazioni privacy