Teramo, come si recuperano i giorni di scuola persi?

Terremoto, maltempo, neve e ghiaccio. Tra gli eventi imprevisti e imprevedibili che hanno colpito in questi ultimi mesi il territorio teramano, sono già diverse le settimane di scuola che gli studenti hanno saltato a causa delle ordinanze straordinarie emanate dal sindaco. Una situazione che potrebbe prorogarsi ulteriormente, visto il perdurare del brutto tempo, ma che sta impensierendo non poco i genitori a causa del lungo periodo di stop forzato che compromette lo svolgimento della regolare attività didattica.

Visto che la soglia dei 200 giorni di lezione, indispensabili per accertare il regolare svolgimento dell’anno scolastico, si avvicina, considerando che ci possono essere anche le assenze dovute alle malattie degli studenti, c’è anche chi comincia a chiedersi quali potrebbero essere le conseguenze di questi eventi straordinari, con un’eventuale prosecuzione della scuola nel mese di giugno oltre il termine previsto.

In realtà, così come riportato sul sito Orizzonte scuola, “in via generale i giorni di lezione perduti per cause di forza maggiore non vanno recuperati, e l’anno scolastico resta valido anche se non si sono rispettati i 200 giorni di lezione”. Ma non ci sarebbe una posizione univoca su questo tema, con decisioni diverse prese nel corso degli anni e con, in alcuni casi, la questione affrontata direttamente dai Prefetti.

Dagli uffici dell’Ambito territoriale teramano dell’Ufficio scolastico regionale, però, non arriva ancora nessuna notizia ufficiale. “Non abbiamo ancora ricevuto indicazioni”, spiega, infatti, una dipendente, “anche perché una situazione così straordinaria non credo sia mai stata vissuta in questa provincia. Comunque le scuole hanno l’autonomia, per cui ciascuna potrebbe decidere in maniera discrezionale se recuperare o meno i giorni di scuola persi. Ma per adesso non abbiamo notizie in merito”.

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