Tre persone bloccate sul Gran Sasso durante una discesa con le corde

gransassoIsola del Gran Sasso. Sono riprese questa mattina le ricerche di tre forristi (appassionati di discesa con le corde attraverso gole incassate in scorrimenti d’acqua) bloccati sul versante teramano del Gran Sasso. L’allarme è scattato ieri sera poco dopo le 21 di ieri tramite la centrale operativa 1515 del Corpo Forestale dello Stato che ha allertato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico dell’Abruzzo (Cnsas).

La zona dove i tre sono dispersi sarebbe stata identificata. Il terzetto, che stava percorrendo la impegnativa Forra di Fossaceca, dopo aver sceso una ventina di salti, si è trovato impossibilitato a proseguire. L’operazione di soccorso, coordinata dalla Prefettura di Teramo, vede impegnate sia la squadra forre che una squadra alpina del Cnsas. I tecnici di soccorso sono partiti da Teramo, L’Aquila e Pescara e dovranno raggiungere gli escursionisti bloccati nella parte alta della ripida ed incassata gola che percorre il versante est del Monte Prena, per poi portali in salvo. I tre forristi, contattati telefonicamente, hanno comunicato di essere in buone condizioni di salute.

Alle 11 di questa mattina sono stati tratti in salvo dalle squadre del Soccorso Alpino, con il supporto dell’elicottero del SUEM 118 de L’Aquila.

G.S. 18 anni di Fiano Romano, F.I. 21 anni di Civita Castellana (Viterbo) e F.Z. 26 anni di Roma, sono stati recuperati in verricello con una difficoltosa manovra aerea e portati al campo base dove sono stati visitati dal medico del CNSAS, che li ha trovati in buone condizioni di salute. I tre, convinti di percorrere la Forra di Fossaceca, che ha salti di roccia alti fino a 30 metri, hanno invece imboccato la Forra di Malanotte e, quando si sono trovati sopra al salto da 75 metri, non hanno potuto proseguire. Per la riuscita dell’operazione di soccorso è stata fondamentale l’ottima integrazione tra la squadra alpina e gli specialisti della squadra forre.

 

 

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