Tortoreto, scuole e uffici comunali: quando la politica rinvia il momento delle scelte

Scuole, uffici comunale, impianti sportivi. Tre temi e altrettante emergenze che la politica nel corso degli ultimi anni ha congelato, rinviando sempre il tempo delle scelte definitive.

 

La campagna elettorale a Tortoreto è quasi in procinto di partire (qualcuno a dire il vero è già scattato sui blocchi di partenza) e sarà quasi scontato prevedere che i futuri amministratori, o perlomeno coloro che si candideranno ad esserlo, focalizzeranno le loro attenzioni su questi tre temi.

 

Che sull’agenda politica non potranno non avere una corsia preferenziale. Una considerazione, però, va fatta a prescindere da assetti politici e strategie. Se il problema scuola ora ha assunto i connotati dell’emergenza lo si deve, senza ombra di essere smentiti, da un certo lassismo che nel corso degli anni si è palesato, nonostante il tema sia “caldo” da almeno tre lustri o forse di più.

 

Preferire una strategia rispetto ad un’altra (e si parla sempre di polo scolastico) ci sta ed è normale quando poi le visioni sono diverse. Ma lasciare una strada intrapresa e seguirne delle nuove, senza decidere, è altro discorso.

Il rinviare il momento delle scelte ha prodotto effetti vicini all’emergenza e l’insegnamento del recente passato dovrebbe essere da monito per coloro che tra qualche mese andranno a sedersi sui banchi del consiglio comunale.

 

Scuola. L’unico elemento certo, allo stato attuale, come di recente hanno scritto i rappresentati del comitato dei genitori è l’individuazione dell’area a ridosso dell’Hotel Ambassador. Tutto il resto è da costruire: dall’idea progettuale, alle forme di finanziamento ai percorsi da seguire. Di tempo nel corso degli anni è stato perso ed ora non si può indugiare ulteriormente.

 

Uffici comunali. Per anni polo scolastico e nuova sede comunale al Lido hanno seguito lo stesso iter. Poi si è deciso di mutare strategia e parte della macchina amministrativa nella parte bassa del Lido è stata collocata negli uffici dell’Arit. Soluzione che qualcuno, forse, pensava potesse diventare definitiva, in realtà al momento è molto precaria e se non muteranno le carte sul tavolo, prima o poi bisognerà liberare i locali che l’agenzia regionale per l’informatica ha già richiesto al Comune. Non aver pensato e programmato per tempo questa situazione impone, anche qui, di dover correre. Prevedere una sede municipale al centro della cittadina, capace di raggruppare quasi tutti gli uffici comunale (tranne la sede istituzionale del Paese) appare un approdo quasi scontato, provando poi a creare anche un vero e proprio centro.

 

Impianti sportivi. Anche qui una piccola riflessione va fatta. In queste settimane l’ufficio lavori pubblici ha affidato gli incarichi per progettare la messa in sicurezza degli impianti che vanno adeguati alle normative in materia. Passaggio necessario per consentire poi di poter affidare in gestione alle società gli stessi impianti attraverso uno specifico bando. Che in realtà era stato già bandito, ma nella sostanza congelato in attesa di perfezionare il tutto. Oltre alla messa a norma, però, gli attuali impianti sportivi (soprattutto il Pierantozzi) vanno ripensati in un’ottica nuova, moderna e funzionale, sfruttando gli spazi a disposizione.

 

Investimenti. Tutte le progettualità hanno bisogno di appigli di natura economica per essere concretizzati. Rispetto al passato il quadro economica deve far conto con i bilanci degli enti sempre più ingessati. La sfida sarà anche quella pianificarli cercando di gravare il meno possibile sul bilancio.

 

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