Un vantaggio finanziario stimabile sui 500 mila euro attraverso la rinegoziazione con la conversione del tasso d’interesse da variabile a fisso. Nell’ultima seduta del 2016 del Consiglio provinciale, che è anche l’ultima della consiliatura visto il rinnovo dell’assemblea in programma l’8 gennaio, è stata ratificata la ristrutturazione del debito con l’estinzione anticipata di due contratti di derivati (Swap) e la contestuale rinegoziazione di un prestito obbligazionario (Bop), due operazioni finanziarie compiute nel 2005.
Come spiegato sia dal presidente Renzo Di Sabatino e dal consigliere delegato al Bilancio, Mauro Scarpantonio, molti enti pubblici italiani, negli anni passati, hanno fatto ricorso ai derivati “prodotti finanziari controversi” che hanno dato origine a numerosi contenziosi.
“Piuttosto che avviare una controversia legale che sarebbe durata anni”,ha dichiarato il presidente Di Sabatino, “abbiamo avviato una contrattazione delicata e complessa che fortunatamente è andata a buon fine”.
Il Consiglio, inoltre, ha approvato i debiti fuori bilancio per le somme urgenze attivate per gli interventi post terremoto.