L’organismo sarà composto da: Presidente della Provincia, Presidente dell’Ente Parco, il responsabile del Servizio provinciale Caccia, Regione Abruzzo – Direzione Politiche Agricole; tutti i Comuni montani, la Polizia Provinciale, il CTA (Coordinamento Territoriale Ambiente) del Corpo Forestale dello Stato, tutte le associazioni di categoria agricole e venatorie del territorio provinciale, l’Associazione cinghialai abruzzesi e l’Unione Regionale Cacciatori dell’Appenino (URCA).
Finalità prevalente del Tavolo sarà quella di contribuire all’individuazione degli indirizzi di programmazione faunistica e di pianificazione territoriale, ai fini della prevenzione e del controllo dei danni provocati dal cinghiale in provincia di Teramo.
“E’ un primo segnale concreto – spiega l’assessore provinciale alla Caccia, Giuseppe Antonio Di Michele – nel segno della condivisione delle decisioni e della prevenzione, affinché i problemi che si sono verificati quest’anno, con la presentazione di circa 270 richieste di indennizzo, non si ripetano. In questo organismo saranno contemperate tutte le esigenze dei vari attori presenti sul territorio per arrivare a soluzioni condivise non solo in merito all’emergenza cinghiali ma, in generale, ai problemi connessi all’esubero di fauna selvatica. Va detto, infatti, che nell’immediato l’emergenza sarà attenuata dalla riapertura in settembre della stagione venatoria; intanto la Provincia ha fatto presente all’Ente Parco la propria disponibilità ad avviare le operazioni di contenimento per l’introduzione di selecontrollori all’interno dell’area. Voglio ribadire che questa amministrazione è vicina e sensibile alle problematiche che sta vivendo il mondo agricolo, nella consapevolezza dell’insostituibile ruolo che gli agricoltori svolgono, con il loro lavoro, a sostegno dell’economia delle zone interne e a tutela dell’ambiente”.