Tortoreto. Denis Cavatassi torna libero. E’ stato scarcerato questa mattina (in Italia erano circa le 14) l’imprenditore di Tortoreto, confinato in un angusto carcere thailandese dallo scorso 19 marzo. Le autorità asiatiche hanno accolto la richiesta di scarcerazione su cauzione, l’ennesima presentata dai legali nei quattro mesi nei quali Cavatassi (accusato di essere il mandate dell’omicidio del suo socio in affari, il toscano Luciano Butti) è rimasto chiuso in carcere.
La scarcerazione è stata concessa dietro il pagamento di una cauzione (Denis non potrà abbandonare il suolo thailandese fino a quando la sua posizione non sarà chiarita), ma vista la piega che aveva preso la vicenda, la libertà riacquisita appare un aspetto di non poco conto. Appena uscito dal penitenziario di Phuket, Denis ha contattato telefonicamente i suoi familiari in Italia, rassicurandoli del suo stato di salute, e del fatto che oramai era fuori dal carcere. Ad attendere Denis c’erano il console Francesco Cavaliere e un funzionario della Farnesina, Michele Ranieri, oltre a due amici (Dario Schena e Gianluca Durante), che in questi giorni sono stati vicino al 43enne imprenditore, facendogli visita in carcere quasi quotidianamente. “ E’ la fine di un incubo”, commenta Adriano Cavatassi, fratello di Denis, che lo ha sentito per telefono. “ Mio fratello dopo vari tentativi è tornato in libertà e questa è una grande cosa, e di questo ringraziamo coloro che si sono stati vicino e ci hanno dato una mano”. Oltre all’emozione di essere tornato un uomo libero dopo 4 mesi, per una vicenda ancora tutta da chiarire, Cavatassi tra qualche ora conoscerà anche sua figlia, la piccola Asia, venuta alla luce poco più di un mese fa, mentre il papà era in carcere.