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Teramo, contenimento dei cinghiali: ecco il Piano della Provincia

Teramo. L’istituzionalizzazione di un “Tavolo emergenza cinghiali” ed una task force di esperti che coordini e controlli gli interventi. Sono questi i principali contenuti del Piano pluriennale per il contenimento dei cinghiali approntato dalla Provincia di Teramo e presentato questa mattina nella Sala Consiliare dell’Ente, dove si è riunito un tavolo operativo per fronteggiare l’emergenza cinghiale e sul tema della gestione della fauna selvatica.

All’incontro hanno preso parte Coldiretti, Cia, Associazione Libera Caccia, Federazione Italiana della Caccia, Unione Regionale Cacciatori per l’Appennino, Associazione Cinghialai Teramo, Comuni di Civitella e Castel Castagna, Associazione Cacciatori migratoristi.

Il Piano prevede, dunque, un Tavolo per l’emergenza, che da tempo affligge i tanti agricoltori teramani i quali, sempre più spesso, vedono i loro raccolti, frutto del loro pesante lavoro, andare in fumo, distrutti dalla voracità del cinghiale. Il Tavolo altro non è che un organismo composto da tutti gli enti e dai portatori di interessi coinvolti e con funzioni di programmazione e indirizzo politico. Il passo successivo è, appunto, la nomina di un gruppo ristretto di esperti che, entro il dicembre prossimo, dovrà elaborare un protocollo d’intesa tra Provincia ed Ente Parco per le modalità di utilizzo dei selecontrollori (cacciatori appositamente formati dalla Provincia per la battuta al cinghiale) e per la definizione degli interventi di contenimento nell’arco di cinque anni. La task force di esperti dovrà, inoltre, coordinare e controllare gli interventi e riferire al Tavolo istituzionale producendo dei report trimestrali.

Per quanto riguarda la fase operativa vera e propria, questa avrà inizio nel gennaio del prossimo anno con la redazione di un censimento della specie per procedere agli abbattimenti, fra marzo a giugno 2012; da luglio a settembre sarebbe effettuata la fase di raccolta dati e di verifica dei risultati degli interventi.

“Abbiamo raccolto l’invito delle associazioni rappresentative del mondo agricolo” spiega l’assessore provinciale Giuseppe Antonio Di Michele “in considerazione del fatto che si tratta di una vera emergenza con 270 richieste di indennizzo presentate ad oggi. La soluzione, a nostro avviso, risiede nel concordare con tutti gli attori coinvolti, Provincia, Ente Parco, Comuni montani, associazioni agricole e venatorie, il sistema più efficace e flessibile per limitare il fenomeno e per questo abbiamo portato al tavolo una proposta operativa, che, fra le altre cose, prevede l’utilizzo di selecontrollori per il contenimento dei cinghiali anche in area Parco”.

L’approccio metodologico proposto dalla Provincia ha ricevuto il plauso degli attori interessati, associazioni venatorie e mondo agricolo. In particolare quest’ultimo ha, tuttavia, ribadito la richiesta già lanciata nel corso dell’incontro svoltosi l’altro ieri nella Sala Polifunzionale: è necessario avviare immediatamente i contenimenti.