Il valore di un ettaro di frutteti, ad esempio, supera i 29mila euro, rispetto a una media regionale pari a 26,2mila euro, mentre quello degli oliveti si attesta a 19mila euro contro i 17,4mila della media regionale e quello registrato dai vigneti è di 29,6, ovvero 1,8mila euro in più della media abruzzese. La difficoltà di accesso al credito continua a rappresentare un motivo di stagnazione delle attività di compravendita e gli agricoltori sembrano orientarsi sempre più verso l’affitto dei terreni, considerato più flessibile rispetto all’oneroso indebitamento con l’accensione di un mutuo. Questi, in sintesi, i risultati di uno studio del 2010 dell’Inea Istituto Nazionale di Economia, i cui dati relativi alla provincia di Teramo sono stati elaborati dalla Coldiretti provinciale. Il rapporto regionale sul mercato fondiario evidenzia che per quanto riguarda le transazioni nella provincia di Teramo, il numero è stato esiguo e un lieve incremento è stato osservato solo nelle zone costiere. Un leggero aumento negli scambi si è registrato in prossimità della costa teramana, soprattutto nei Comuni di Giulianova, Pineto e Alba Adriatica e ha interessato maggiormente gli oliveti, gli agrumeti e i frutteti.
“La sfavorevole congiuntura economica degli ultimi anni” spiega Raffaello Betti, direttore della Coldiretti Teramo “ha influito negativamente sulle compravendite tra operatori in tutte le province, anche se nelle zone più vicine alla costa il rapporto tra domanda e offerta è rimasto sostanzialmente stabile. Al momento gli operatori preferiscono la locazione del terreno che non comporta alcun investimento patrimoniale”.
I canoni di affitto in provincia di Teramo riferiti al 2009 per i terreni da dedicare alle colture orticole, variano ad esempio da un minimo di quattrocento a un massimo di 1.350 euro per ogni ettaro, mentre quelli per i vigneti DOC oscillano tra i seicento e i 1.300 euro.