Teramo. Erano stati notati nella mattinata di ieri da un poliziotto fuori servizio mentre si aggiravano con fare sospetto vicino al portone di un condominio di Viale Crucioli. Uno strano modo di suonare i citofoni così, insospettito dal movimento poco chiaro e allertati i colleghi del 113, l’agente ha atteso che i due uomini uscissero dallo stabile e, non avendo ricevuto alcuna giustificazione per la loro presenza in quel luogo, li ha bloccati.
Una volta condotti in Questura, per Petr Vaidak, di 34 anni e Pavel Nedved, di 40, di nazionalità russa sono scattate le manette. I due hanno dato in un primo momento delle false generalità, dichiarando di essere cittadini della Repubblica Ceca, forse sperando in questo modo di poter avere un “trattamento” migliore. Ma sono stati prontamente identificati grazie alle impronte digitali e all’analisi dei documenti che si sono rivelati contraffatti, con il rilascio di uno di essi effettuato in origine ad una donna. Inoltre la loro fedina penale si è mostrata tutt’altro che limpida, con precedenti per furto e possesso di arnesi atti allo scasso, mentre ad uno dei due è stato trovato in tasca una pinza multifunzione con annessi numerosi cacciaviti, utile appunto per forzare le porte. E’ apparso subito chiaro agli inquirenti, quindi, l’intento dei due di commettere furti in abitazione e per loro è scattato l’arresto con l’accusa di false attestazioni a pubblico ufficiale sulla propria identità personale e contraffazione di documenti allo scopo di permanere sul territorio nazionale. Gli arrestati compariranno in udienza per il giudizio in direttissima domani e, se scarcerati, verranno subito accompagnati presso un C.I.E. per l’espulsione.