Il rapporto rifiuti 2015 fotografa una provincia di Teramo che continua ad aumentare la fetta di raccolta differenziata con una forbice piuttosto alta, però, fra un territorio e l’altro; che registra una riduzione complessiva della produzione dei rifiuti ma che continua ad avere un problema di costi: troppo alti quelli del servizio rispetto sia al dato regionale sia a quello nazionale.
Sul podio della differenziata abbiamo la conferma del comune di Torano Nuovo (con il 76,21%,) seguito da Montefino, Montorio al Vomano e Tossicia. Fra i Comuni sopra i 15 mila abitanti il più virtuoso è Giulianova seguito da Teramo. Nelle posizioni di coda troviamo tre comuni appartenenti alla fascia montana, ovvero Castelli, Isola del Gran Sasso e Fano Adriano.
Relativamente al quadro generale va sottolineato che la produzione dei rifiuti è tornata a diminuire (nel 2014 era cresciuta) e che quasi tutti i Comuni hanno implementato i servizi di igiene urbana con modalità porta a porta anche se solo 19 comuni su 47 hanno superato l’obiettivo del 65% di differenziata come prevede la legge.
Centrale il “nodo” costi; a causa dell’irrisolta questione impiantistica (centri di smaltimento in grado di gestire tutti i rifiuti prodotti nel territorio provinciale con economie di scala va ricordato che solo pochi giorni fa la Regione ha sospeso tutte le autorizzazioni al Cirsu) la spesa per il servizio di raccolta e smaltimento rimane alta: 181,14 euro per abitante contro il dato nazionale 158,86 e quello regionale 176,77.