Ascoli Piceno. Parolisi minacciò di togliersi la vita quando, scoperti i tradimenti del marito, Melania Rea voleva andare via con la bambina. Così Valentina, amica del cuore della 29enne campana ritrovata morta il 20 aprile a Ripe di Civitella, ha raccontato ai microfoni di “Chi l’ha visto?” nel corso dell’ultima puntata andata in onda ieri.
Secondo il racconto della donna, Melania si era confidata con l’amica raccontando della famosa telefonata intercorsa tra la vittima e Ludovica, l’ex soldatessa con cui Salvatore Parolisi intrecciava una relazione extraconiugale da oltre due anni. “Melania le aveva detto di lasciare il marito” dichiara in proposito Valentina, “altrimenti l’avrebbe fatta allontanare dall’esercito perchè conosceva dei pezzi grossi che contavano”. Ludovica sarebbe così scoppiata in lacrime e avrebbe promesso alla mamma di Somma Vesuviana di lasciare in pace il marito. Non solo. Il caporal maggiore “minacciò di togliersi la vita, le fece cambiare idea, tant’è che Melania ricucì il rapporto e rimase ad Ascoli”.
Una testimonianza, quella di Valentina, che getta nuove ombre sul marito della vittima, da sempre al centro dell’attenzione degli inquirenti e al momento unico indagato per omicidio volontario. La reazione dei legali del caporal maggiore del Reggimento Piceno non è tardata ovviamente ad arrivare. “Non si arresta la pubblica quanto ingiusta lapidazione di Salvatore Parolisi” attaccano infatti Nicodemo Gentile e Valter Biscotti, che si scagliano contro quelli che definiscono i “lanciatori di pietre”. Ultima, secondo i due avvocati, proprio l’amica di Melania, autrice di racconti definiti dai legali “farneticanti e diffamatori”. I difensori annunciano la tutela di Parolisi “in tutte le opportune sedi legali”.