Teramo. Lo spettro del dissesto economico incombeva sul palazzo di via Milli, nonostante la recente ristrutturazione. Ma ora, pare, abbia cambiato aria, a detta dei “padroni di casa”. “Finora non abbiamo voluto lanciare inutile allarmismi” spiega l’assessore provinciale al Bilancio Davide Di Giacinto “ma la prospettiva era chiara: a dicembre rischiavamo di dichiarare il dissesto finanziario”. Il che avrebbe significato una sola cosa: commissariamento. Con tutto ciò che ne consegue: aumenti, tagli al personale e quant’altro.
“Abbiamo fatto una scelta” ha aggiunto Di Giacinto “e da amministratori responsabili non ci siamo arresi. Avremmo potuto fare ciò che altri hanno fatto in passato, inserendo cioè falsi dati in bilancio, ma a pagare sarebbero stati, tra qualche anno, solo i cittadini. Esattamente la stessa cosa che è successa a noi. Tra il 2009 e il 2010 abbiamo avuto debiti fuori bilancio per oltre 5 milioni di euro (5.450.366,94 euro per l’esattezza). Rimangono fuori 2 milioni di euro”. Vien da sé, per rispondere alla richiesta del consigliere provinciale dell’Idv, Riccardo Mercante, che l’incremento sulla Rc Auto serve, appunto, a recuperare queste cifre ed evitare rischi peggiori. Un dato su tutti: negli ultimi due anni, la somma complessiva tra debiti fuori bilancio e minori entrate è pari ad oltre 9 milioni di euro (sempre per spirito di precisione, 9.650.360 euro in meno). Ed è proprio a Mercante che Di Giacinto si rivolge: “Non va bene l’aumento della Rc auto? Ci dicesse lui allora dove prendere i soldi”.
Sia chiaro, aggiunge: “Non è certo la Rc Auto che salverà la Provincia”. Ed ecco, dunque, che l’assessore al Bilancio tira fuori i numeri della razionalizzazione: 500mila euro per i dirigenti, 223mila euro per la gestione dell’autoparco, 70mila euro per la digitalizzazione, 25mila euro per le spese di rappresentanza politica, 50mila euro per le consulenze.
“Abbiamo dovuto fare i salti mortali per mantenere la barra dritta” commenta il presidente Valter Catarra, che non ci sta alle accuse lanciate dall’opposizione. L’immagine della Provincia “immobile” proprio non riesce a comprenderla. “Stiamo facendo molto su tutti i fronti” spiega. “A partire dal sociale, con la standardizzazione delle spese su assistenza e trasporto disabili, all’Energia, con il Patto dei Sindaci, modello in tutta Europa, e l’installazione del fotovoltaico sulle scuole. E poi ancora, i progetti europei, la viabilità (da qui alla fine dell’anno ci saranno 30 cantieri aperti). Vogliamo parlare di lavoro e tirocini formativi? In questo caso abbiamo volutamente scelto di escludere gli enti pubblici, perché sapevamo che ci sarebbero state difficoltà nell’assunzione futura e quindi i tirocini si sarebbero rivelati dei vuoti a perdere. Vogliamo parlare di cultura? L’altro giorno abbiamo avuto ospite il regista Tornatore, che si è complimentato per il progetto de La tua famiglia in 30 scatti. E che vogliamo dire dei contributi al Braga, alla Riccitelli, al Teatro Stabile dell’Aquila, al Centro Castellano, alla Biblioteca?”. Già, la Biblioteca. “E’ la nostra priorità” spiega Catarra “ma non è certo l’unica. Quando ci siamo insediati abbiamo trovato un appostamento per la Biblioteca di 11mila e 500 euro. Noi quest’anno abbiamo previsto uno stanziamento iniziale di 20mila euro oltre al trasferimento di 4 lavoratori a tempo indeterminato e 3 a tempo determinato”. E il presidente loda, poi, il lavoro portato avanti nel settore del turismo e dell’Urbanistica. Insomma, sbotta Catarra, “stiamo lavorando poco? Io smentisco categoricamente. Stiamo agendo su tutti i fronti e stiamo facendo delle scelte, alcune certo anche impopolari. L’opposizione ottusa si attacca all’immobilismo, ma basterebbe solo dire che prima non esisteva un piano di Protezione Civile, che oggi c’è. Continueremo ad amministrare con senso civico e responsabilità, non abbiamo bisogno di un’opposizione demagogica”.
Per il momento lo spettro del dissesto finanziario pare abbia abbandonato via Milli. E nel frattempo, si attende l’approvazione del bilancio in Giunta, prevista per l’11 luglio prossimo.
Il commento dei Gruppi di Minoranza in Provincia. Avremo modo nei prossimi giorni di replicare nel merito alle tesi (e ai numeri) forniti nell’odierna Conferenza stampa dal Presidente Catarra e dall’assessore Di Giacinto. Lo faremo dopo che ci sarà stata consegnata, finalmente, la proposta di Bilancio di previsione 2011, deliberata dalla Giunta, con tutta la documentazione allegata. La vera e grave notizia, infatti, è che, mentre la legge impone agli Enti Locali di approvare il Bilancio entro il 30 giugno, il Consiglio Provinciale di Teramo lo discuterà il prossimo 11 luglio (decisione odierna della Conferenza dei capigruppo). E’ una vicenda senza precedenti nella storia dell’Ente. E’ stato già battuto il fresco record (negativo) dello scorso anno, quando il Bilancio fu approvato il 28 maggio. Ci limitiamo, in attesa di poterci pronunciare nel merito, che è veramente assurda la tesi, sostenuta dall’assessore Di Giacinto, che “a Dicembre la Provincia ha rischiato il dissesto finanziario”. I conti del 2010, infatti, risultano dal Consuntivo recentemente approvato dal Consiglio, che si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 1 milione e duecentomila Euro. Del resto, è dal giugno 2009 che l’Ente è amministrato dalla Giunta Catarra e i debiti riconosciuti nel 2009 o nel 2010 hanno inciso su quegli esercizi finanziari , ma non si trasferiscono al Bilancio 2011. Capiamo il nervosismo per le nostre critiche sull’immobilismo della Giunta, ma non può essere smarrito, come ci sembra stia accadendo, il rispetto per la logica più elementare”.