Per i beneficiari, che pur avendo perso il lavoro e vivendo una situazione di disagio economico non rientrano nelle misure previste dalle istituzioni, è previsto un tirocinio di 20 ore settimanali in una azienda del teramano. L’iniziativa avrà una durata di tre mesi ma non è escluso che, dopo questa esperienza, si possa concretizzare un reinserimento effettivo nel mondo del lavoro.
Questa possibilità, offerta a quanti hanno perso l’occupazione e non possono in altro modo usufruire di ammortizzatori sociali, è resa possibile grazie alla creazione di un fondo che si alimenta con le donazioni degli aderenti che decidono di offrire il corrispettivo di una propria ora di lavoro. L’idea, nata dal vescovo di Teramo-Atri, è stata realizzata grazie alla collaborazione con la Banca Popolare di Ancona che ha costi¬tuito un deposito. Dal lancio di questo progetto sono state già diverse le associazioni datoriali e di categoria, i sindacati, i pensionati che hanno aderito all’iniziativa promuovendo il progetto tra i propri associati.
A garantire la sopravvivenza del fondo possono contribuire tutti coloro che hanno un contratto a tempo determinato o occupati in qualsiasi altra forma che decidono di versare in maniera continuativa o occasionale la somma equivalente ad un’ora della propria retribuzione mensile.
Attualmente il saldo del fondo ammonta a € 15.789,42. Grazie a questa disponibilità economica, quindi, la Caritas vuole favorire il reinserimento lavorativo dei disoccupati attraverso dei percorsi di formazione in azienda. La valutazione dell’idoneità dei soggetti a partecipare ai tirocini formativi verrà fatta dal Centro di ascolto dopo un colloquio preliminare e la presentazione della documentazione richiesta che prevede come requisito indispensabile il documento Isee sotto la soglia di povertà.
Sul sito www.1oraxte.it è possibile avere tutte le informazioni per partecipare all’iniziativa e scaricare i modelli per l’adesione al progetto.