“All’epoca – commenta il comitato in una nota – si preoccupava di accelerare il presunto iter del project-financing, con la scusa di imminenti penali da pagare a carico della collettività e con la volontà precisa di voler infondere rassegnazione nell’opinione pubblica, paventando un inizio dei lavori prossimo. Ed invece il tempo trascorso dimostra ancora una volta che l’operato di questi politicanti è stato da sempre incentrato sulla necessità di imbavagliare la volontà d’espressione popolare in difesa del Comunale, emblema di storia cittadina insidiato dalla speculazione e dai loro interessi privati, nonché dall’ostinazione nel voler perseguire a tutti i costi quello che ad oggi si è dimostrato esclusivamente un indegno capriccio politico. Ad un anno di distanza l’unica cosa certa è che, nonostante si voglia far credere il contrario, le sorti del Comunale non sono assolutamente segnate!”.
Per questo motivo il comitato dà appuntamento “a chi si sente defraudato dei propri diritti” per venerdi 24 giugno alle ore 21.30 in piazza Sant’Agostino a Teramo, dove è prevista una riunione-dibattito per “far sentire con decisione la propria voce in difesa di un simbolo dall’innegabile significato di identità cittadina e far capire a chiunque possa pensare di poter compiere con disinvoltura tale scempio, che a Teramo non troverà mai terreno fertile per appagare la propria sete di potere barattandola con la nostra Storia”.