Tra gli itinerari turistici della provincia teramana, la Strada Maestra del Parco è sicuramente uno dei più importanti, la parte più suggestiva della vecchia Strada statale 80 Teramo-L’Aquila, nel tratto che collega Montorio al Vomano ad Amiternum.
Il percorso si sviluppa lungo la valle del Vomano fino al Passo delle Capannelle (quota 1300 m) per poi riscendere nel versante aquilano fino alla località archeologica di Amiternum.
Valorizzata dal Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, in collaborazione con la Provincia di Teramo, ristrutturando le vecchie case cantoniere per destinarle a punti informativi e creando aree di sosta attrezzate, si ricollega, in alcuni punti, con l’ippovia del Parco, formando un unico percorso fruibile in auto, in modo, in bicicletta o a piedi e, per alcuni tratti, anche a cavallo.
Il tracciato, unendo i due versanti dell’Appennino Centrale, ha le potenzialità per diventare parte integrante del percorso cicloturistico Tirreno-Adriatico, ricongiungendosi, tramite la dismessa ex
statale Frondarola–Collecchio, a Teramo e al percorso ciclo-pedonale che la Provincia sta progettando nella vallata del Tordino.
Con la sistemazione e valorizzazione anche del già esistente percorso ippociclopedonale, che dall’Adriatico risale il corso del Vomano, a Montorio al Vomano, i due percorsi del Tordino e del Vomano, si riunirebbero per proseguire verso monte lungo la Strada Maestra del Parcoandando a creare un prezioso corridoio-itinerario verde mare-monti.
Dalla Piana dell’Aquila si potrebbe proseguire sulla poco trafficata e suggestiva strada per Antrodoco dove il tracciato si ricongiunge con la Ciclovia Salaria. Una serie di percorsi di enorme valore paesaggistico, che potrebbero implementare il turismo montano del nostro territorio e non solo.
Ma, attualmente, la Strada Maestra del Parco è, incredibilmente, vietata, in parte, alle biciclette, e quindi al cicloturismo! Ciò si evince dalla segnaletica ufficiale installata in prossimità di alcune gallerie dove vige il divieto di transito per le biciclette.
Se per la maggior parte delle gallerie il problema è facilmente superabile, transitando per le strade laterali, la galleria di Ortolano diventa per il ciclista un ostacolo quasi insormontabile, a meno di rischiare la vita e avventurarsi nel buio del tunnel ignorando il divieto di transito.
La galleria di Ortolano, infatti, è lunga e priva di illuminazione ed il ciclista che volesse avventurarvisi a piedi si troverebbe a passare su di uno stretto marciapiede in una situazione di totale mancanza di visibilità.
Occorre, quindi, trovare urgentemente una soluzione per ripristinare la percorribilità di un itinerario utilizzato, soprattutto nella bella stagione, giornalmente, da decine di ciclisti.
Gli ordini di Ingegneri e Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Teramo, il WWF sezione di Teramo e il CCiclAT – Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, vista anche la valenza paesaggistica e naturalistica del percorso, chiedono all’Anas, proprietaria della strada, al Parco Gran Sasso-Monti della Laga, alla
Provincia di Teramo e al Comune di Crognaleto, di trovare una soluzione, illuminando la galleria di Ortolano e ricreando il percorso esterno, attualmente impraticabile, permettendo, così, il transito dei ciclisti.
Si chiede, inoltre, per le altre gallerie, la messa in sicurezza dei percorsi alternativi apponendo apposita segnaletica per indirizzare i cicloturisti su di questi.
Sarebbe, inoltre, utile, tabellare l’intero percorso utilizzando segnali di indicazione turistici e di pericolo generico indicante la presenza di ciclisti sulla strada.