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Tortoreto, multe prescritte: Corte dei conti condanna l’ex sindaco Di Matteo

Tortoreto. Multe cadute in prescrizione: l’ex sindaco Domenico Di Matteo (in carica dal 2004 al 2009), viene condannato dalla Corte dei conti. Chiede il conto la magistratura contabile, che ravvisando gli estremi del danno erariale, ha condannato l’ex sindaco di Tortoreto a rifondere alla Asl di Teramo 3.100 euro (oltre agli interessi e alle spese legali per circa 600 euro), che poi sarebbe l’importo, non incassato, di tre diverse sanzioni che il servizio di polizia veterinaria dell’azienda sanitaria aveva comminato ad altrettanti commercianti del posto.

La vicenda si riferisce ad alcuni verbali che i dirigenti della Asl avevano stilato nel 2002 (all’epoca il sindaco era Lombi), nei confronti di tre esercenti del posto, titolari di pescherie, che vendevano vongole senza indicazione del bollo e della documentazione prevista dalle norme. La Asl, nello specifico, aveva irrorato le sanzioni, che però non erano state pagate nei 60 giorni previsti. A quel punto andavano attivati, secondo quanto accertato dai giudici della Corte dei Conti, le procedure per incassare le sanzioni. Procedura che si sarebbe dovuta esplicare con l’emissione, da parte del sindaco pro-tempore, di un’ordinanza-ingiunzione. L’adempimento, nonostante i vari solleciti, non è stato mai perfezionato, ragione per la quale nel 2007 la sanzione è diventata inesigibile, in quanto prescritta, e dunque la Asl ha inviato tutti gli atti alla procura regionale dalla Corte dei conti. I giudici hanno riscontrato la responsabilità amministrativa dell’ex sindaco nel contenzioso oramai prescritto (Di Matteo non si è costituito ed è stato giudicato in contumacia), condannandolo a rifondere alla Asl l’importo minimo (1.032 euro) delle singole sanzioni.