Teramo, Noè Lucidi chiusa fino a Natale: alunni ospitati alla Zippilli

Avrebbero dovuto ricominciare le lezioni lunedì prossimo gli studenti della Noè Lucidi di Teramo, a seguito dello stop forzato per consentire la verifica di una fessura sul pavimento che aveva preoccupato un’insegnante e spinto il Comune a rieffettuare nuovi controlli.

E si ricomincerà, infatti. Ma con una sorpresa che la dirigente scolastica sta comunicando proprio questo pomeriggio alle famiglie. Vista la presenza del cantiere nella scuola, infatti, il Comune di Teramo ha deciso di anticipare i lavori programmati per la prossima estate, che riguardano l’apposizione di una particolare rete sotto i solai, in modo da garantire una maggiore sicurezza anche a quei genitori che hanno mostrato finora ancora titubanze.

Le lezioni, dunque, verranno spostate fino a Natale alla scuola Michelessi e alla Zippilli, con un turno pomeridiano settimanale che a turno verrà svolto da ciascuna gruppo di classi, con il ritorno in sede solo al termine delle vacanze natalizie.

“Sgomberiamo subito il campo da possibili dubbi”, ha esordito l’assessore comunale alla protezione civile Franco Fracassa, “la Noè Lucidi è una scuola sicura, classificata di categoria A dai tecnici comunali, della Dicomac e dai Vigili del Fuoco e questi lavori nulla hanno a che vedere con il terremoto. Avevamo già programmato per la prossima estate questo accorgimento che ci era stato notificato al termine di un controllo dei solai di tutti gli edifici scolastici, con un apposito bando. Ma, visto che stiamo già lavorando nella scuola e anche per dare maggiore tranquillità a quei genitori che hanno manifestato le loro ansie, abbiamo preferito completare ora queste opere in modo da garantire, se fosse ancora necessario, una maggiore serenità alle famiglie”.

Una decisione, come conferma l’assessore, presa soltanto ieri sera, proprio per evitare che, con la riapertura lunedì della Noè Lucidi, ci si potesse trovare di fronte a classi vuote a metà.

Di tutt’altra opinione diversi genitori, alcuni dei quali avevano presentato nei giorni scorsi un esposto in Procura proprio per chiedere chiarezza sulla questione.

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