Due mondi che l’Assessorato al Lavoro e alla Formazione professionale e la Consiglierà di Parità della Provincia puntano ad avvicinare grazie all’attivazione di uno sportello per la conciliazione lavoro/famiglia, attraverso il quale potranno essere avanzate richieste anche per l’accesso al Fondo nazionale per le politiche di conciliazione.
Si tratta di misure a fondo perduto a sostegno delle aziende per promuovere ed incentivare forme di flessibilità dell’orario di lavoro a vantaggio della lavoratrice madre o del lavoratore padre, anche in caso di lavoro autonomo o in caso di affidamento o adozione di un minore, con priorità per i genitori con bambini fino a 12 anni di età.
Il progetto è partito nelle scorse settimane, con la firma del protocollo d’intesa tra Provincia, associazioni datoriali e sindacati. Lo sportello è stato, invece, attivato nei giorni scorsi all’interno dei Centri per l’impiego e si rivolge a responsabili aziendali del personale e della formazione, associazioni di categoria, rappresentanti sindacali, ordini professionali, consulenti del lavoro e commercialisti, imprenditori e lavoratori autonomi. Lo scopo è quello di sostenere l’ideazione e la progettazione di interventi a sostegno della conciliazione.
“Il nostro obiettivo” spiega l’assessore al Lavoro, alla Formazione professionale e alle Pari opportunità, Eva Guardiani “è quello di offrire uno strumento in più ai lavoratori e alle lavoratrici che hanno problemi a rendere compatibili i loro impegni professionali con le esigenze familiari. Una situazione che, spesso, rende il clima lavorativo meno sereno e motivato”.
“Per le imprese, affrontare i temi della conciliazione può essere un vantaggio, anche in termini di minori costi e maggiore produttività” aggiunge la consigliera di parità, Germana Goderecci “proprio perché, per effetto del benessere organizzativo, si lavora meglio. Quest’iniziativa tende, dunque, a promuovere l’utilità della conciliazione nell’interesse non solo di chi lavora ma anche delle aziende”.
A beneficiare degli interventi possono essere le aziende private, le aziende sanitarie locali, i lavoratori autonomi ed i liberi professionisti che presentano un progetto di intervento sottoscritto da accordo sindacale o, laddove non è presente il sindacato, dall’Ufficio della Consigliera di Parità.
È prevista la copertura fino al 100 per cento delle spese sostenute dal proponente per attivare innovazioni organizzative o strutturali. Il progetto, redatto su un apposito formulario, va inviato insieme all’accordo aziendale al Dipartimento Politiche della famiglia, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tre le scadenze annuali previste per la presentazione: 10 febbraio, 10 giugno e 10 ottobre.
Lo sportello, gestito dal consulente Francesco Camarda, è aperto a Teramo, nella sede del Centro per l’impiego, il martedì e giovedì dalle ore 16 alle 17.30 e nei Centri per l’impiego di Roseto, Giulianova e Nereto tutti i lunedì (previo appuntamento) dalle ore 9.30 alle 10.30. Per informazioni, è possibile contattare il consulente allo 0861.331832.