È stata infatti pubblicata di recente sulla Gazzetta Ufficiale la delibera del Cipe che destina 4 milioni di euro al Piano d’azione di settore per il 2011, accogliendo la proposta di ripartizione per assegnare cento milioni di euro da destinare al comparto agroalimentare nell’ambito del Fondo Infrastrutture (ai sensi della finanziaria 2010).
“L’agricoltura biologica, che non è solo un metodo di produzione finalizzato a salvaguardare la salute e l’ambiente – sostiene Raffaello Betti, direttore della Coldiretti Teramo -, rappresenta anche un modello di sviluppo sostenibile che valorizza la qualità delle risorse delle comunità locali, aiutandole a far fronte alla concorrenza globale”.
L’organizzazione agricola provinciale fa sapere in proposito che, a seguito delle future determine del Ministero, Coldiretti potrà fornire chiarimenti e informazioni operative.
Per “agricoltura biologica”, ricorda la Coldiretti, si intende un sistema di produzione agricolo che punta sia ad offrire prodotti freschi, genuini e privi di sostanze chimiche sia di ridurre il più possibile l’impatto ambientale dell’attività agricola, facendo in modo che il terreno venga utilizzato nel rispetto dei suoi cicli naturali. Oltre alla terra, l’agricoltura biologica riserva una grande attenzione anche al rispetto degli animali, dell’aria e dell’acqua il cui utilizzo bio viene gestito in modo attento, scrupoloso ed efficiente. Oltre a salvaguardare la biodiversità, l’agricoltura biologica si basa sulla stagionalità dei cibi e prevalentemente sulla filiera corta, dove il raccolto viene messo sul mercato direttamente dal contadino o dai rivenditori presenti nelle vicinanze dei luoghi di produzione.
Sul fronte dei consumi, secondo i dati del Panel Famiglie Ismea relativi al primo bimestre 2011 si evidenzia una domanda interessante per questa tipologia di alimenti, la spesa domestica per i prodotti biologici confezionati è infatti cresciuta del 13% e quella, per l’ortofrutta fresca e sfusa dell’11,6%.