Una richiesta di chiarimento per consentire alle famiglie di rimandare in tranquillità i propri figli a scuola. A chiederlo è il Comitato per una scuola sicura di Castellalto che attende ancora di conoscere, nonostante le numerose sollecitazioni sia al primo cittadino che al dirigente scolastico, le certificazioni sismiche degli edifici scolastici, in vista della riapertura delle lezioni.
Di seguito la lettera integrale
Continua il silenzio assoluto da parte delle massime istituzioni scolastiche locali riguardo lo stato di “salute” delle strutture pubbliche dopo la forte scossa del terremoto avvenuta circa due settimane fa.
Dopo la richiesta attraverso i giornali locali, sia il Comune (ente proprietario degli immobili adibiti ad uso scolastico) che il dirigente scolastico, non rilasciano alcun commento sui presunti, ma mai confermati ufficialmente, nuovi sopralluoghi nelle scuole di Castellato.
Intanto altri Comuni pubblicano le certificazioni sismiche ottenute dopo i sopralluoghi e le ristrutturazioni effettuate negli ultimi anni con la normativa che non prevede nuovi studi se non dopo l’intervento di una scossa di magnitudo superiore a quella già avvenuta e per la quale si erano fatti gli esami strutturali. Insomma una beffa per i genitori che si ritrovano, ancora una volta, con il “cero acceso” e la speranza che nulla accada, la troppa superficialità dopo pochi giorni dal sisma di Amatrice, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto e in fine con quella di Macerata che ha raso al suolo quei territori.
Aspettando una risposta ufficiale che ponga fine ai troppi legittimi dubbi dei genitori i geologi ci fanno sapere che in Italia ben 28mila scuole sono site in aree sismicamente attive e che parte di loro è stata costruita prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica. Perché non farlo anche a Castellalto? Di cosa si ha paura?
E ormai chiaro a tutti che dobbiamo imparare a convivere con i terremoti, quindi ha ben poco senso tranquillizzare a tutti i costi la popolazione. Al contrario, potrebbe essere questo il momento giusto per mettere finalmente mano ad un meccanismo perverso che negli anni ha portato anche in questo territorio fondi consistenti che avrebbero dovuto proteggerci dal sisma e che, invece, sono stati distribuiti “a pioggia” senza seguire criteri di priorità in funzione dell’unico obiettivo che dovrebbe stare a cuore a tutti: l’adeguamento sismico degli edifici a cominciare da quelli strategici.
Ma è chiaro che il Sindaco di Castellalto sta tranquillizzando tutta la popolazione in seguito verifiche e controlli condotte dal Comune e Protezione Civile. Certamente, in prima battuta accertando se la struttura di certi edifici strategici ha subito danni evidenti. Oltre a ciò, dovrebbero però dirci se tali edifici sono stati interessati da interventi di prevenzione del rischio in base alle valutazioni della vulnerabilità sismica eseguite con i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Abruzzo negli anni passati. Ed è questo quello che un genitore si aspetta!
Tutti diamo per scontato che se una trave è pericolante la scuola verrà chiusa prima che cada sulla testa dei nostri figli, ci mancherebbe altro, ma tutti i genitori che in queste ore sono giustamente allarmati , vogliono conoscere esattamente il comportamento che l’edificio avrebbe se un terremoto della stessa entità di quello accaduto in quei luoghi ci interessasse più direttamente.
Come può, quindi, un Sindaco se correttamente informato dai propri tecnici, riaprire una scuola con “indicatore di rischio per la salvaguardia della vita” prossimo allo 0 (equivalente a rischio alto)?
COMITATO PER UNA SCUOLA SICURA