E’ stato riaperto questa mattina, in tempo record, il ponte di Aprati, chiuso la sera del 4 novembre scorso dopo i rilievi della Protezione civile. In questi giorni, con un provvedimento di somma urgenza e con una spesa di circa 500 mila euro, infatti, la Provincia di Teramo ha effettuato specifici lavori di consolidamento, sulla spalla del ponte e sulle pile compromesse, per consentire la riapertura del ponte, unica via di collegamento con la statale per sei frazioni.
Diverse però le prescrizioni da seguire. Dal divieto di transito per i veicoli superiori alle 3,5 tonnellate, alla velocità inferiore a 10 chilometri orari. Inoltre ci sarà un presidio continuo per consentire il passaggio ad un solo autoveicolo per volta.
Soddisfazione per il sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, che commenta “Il risultato è tangibile, una giornata di gioia per un territorio rimasto isolato per troppi giorni”. Il primo cittadino sottolinea come la filiera amministrativa, Regione, Provincia, Comune e Protezione Civile, abbia lavorato bene, consentendo in sole 48 ore il ripristino della struttura seppure con delle limitazioni. E risponde, in qualche modo, anchea delle perplessità che erano state epsresse dai suoi concittadini.
“Un grazie”, continua D’Alonzo, “anche all’impresa esecutrice dei lavori e a tutti coloro che si sono adoperati per dimostrare che in montagna non si fanno chiacchiere ma fatti. Il lavoro comunque non è terminato né per il ponte che dovrà essere ulteriormente attenzionato con opere infrastrutturali e tanto meno all’intero territorio per tutte le questioni legate al sisma e soprattutto all’assistenza delle persone sfollate”.
Da domani, dunque, sarà riaperta anche la scuola comunale, mentre proseguono i lavori di adeguamento antisismico sul ponte iniziati a settembre.