A scendere in campo direttamente è il governatore della Regione Luciano D’Alfonso che ha raccolto l’appello dell’amministrazione comunale giuliese che da anni è in prima linea per fare in modo che lo storico immobile possa essere ristrutturato trasformandolo, ad esempio, in una struttura ricettiva.
Iniziati nel 1934 i lavori di realizzazione dell’imponente struttura furono ultimati 6 anni dopo con la costruzione dell’ultimo stabile che doveva essere sede del custode. L’edificio porta il nome della mamma del duce Benito Mussolini ed era stato voluto proprio per farne una colonia marina. Ha ospitato anche la sede del liceo scientifico “Curie”. Ma dopo la realizzazione del nuovo plesso liceale, il “Rosa Maltoni” è stato del tutto abbandonato.
Oggi l’immobile è di proprietà dell’Inps con cui il Comune di Giulianova ha cercato più volte un incontro per trovare una soluzione per il recupero del complesso che sorge sul lungomare nord, a ridosso dei grandi alberghi. Ci sono state diverse riunioni ma una soluzione non è stata ancora trovata, anche se esiste un’ipotesi che prevede la trasformazione dell’ex colonia marina in una struttura ricettiva.
Della questione si sta ora interessando il governatore D’Alfonso, su sollecitazione del sindaco Francesco Mastromauro. Il presidente della Regione proprio in questi giorni, nel corso di una chiacchierata con il primo cittadino giuliese ha promesso un vertice con il presidente dell’Inps Tito Boeri, gli organi regionali competenti e il Comune di Giulianova.
Entro un anno per il “Rosa Maltoni”, che cade a pezzi ed è spesso luogo di ritrovo per tossici e senza tetto, bisognerà avere un piano di intervento già operativo.