Doppio sopralluogo dei tecnici ed esperti della Protezione Civile alla chiesa San Nicola di Cologna Paese, chiusa dopo le lesioni riscontrate e causate dal terremoto di 8 giorni fa, e al campanile di Montepagano.
In tarda mattinata sono arrivati sul posto i tecnici che hanno ispezionato nei dettagli le due strutture che dovranno essere sottoposte ad un attenta opera di messa in sicurezza, ristrutturazione e recupero.
Le prime verifiche, almeno per quanto riguarda la chiesa del borgo storico colognese erano già stata fatte la scorsa settimana, dopo che il parroco don Pasquale Barile aveva riscontrato una lesione che corre lungo tutta la volta della piccola chiesa e un’altra lesione, accertata successivamente, a ridosso della torretta che sorregge il cuspide.
Per quanto riguarda il campanile di Montepagano, i tecnici hanno potuto verificare che se la struttura è rimasta ancora in piedi dopo oltre 500 anni di vita, è perché a suo tempo su costruita con un sistema antisismico tuttora valido.
Gli accertamenti, eseguiti con una serie di carotaggi, hanno permesso di verificare che le fondamenta della struttura poggiano in pratica non sulla roccia solida ma su uno strato di ghiaione, definito “vespaio”, che ha permesso di disperdere l’onda sismica, riducendo sensibilmente il moto oscillatorio e sussultorio causato dal terremoto. Tuttavia, in cima alla torre, nel punto in cui ci sono gli innesti con il sostegno della campana sono presenti delle lesioni.
Devono essere eseguiti anche in questo caso lavori urgenti di messi in sicurezza. Il Comune di Roseto due settimane fa aveva affidato i lavori di recupero per un importo di circa 70mila euro, un primo stralcio di un progetto molto più consistente. La ditta incaricata di eseguire le opere dovrà modificare il piano di intervento, mettendo in sicurezza cominciando proprio dai punti indicati dopo il sopralluogo odierno.