Colledara, allestite aree di accoglienza. In classe dopo il 5 novembre FOTO

Danni ingenti a seguito del terremoto di ieri sono stati riscontrati anche a Colledara. Il sindaco, Manuel Tiberii, comunica che, oltre alle zone rosse nel centro storico del capoluogo, sono stati chiusi anche i centri delle frazioni di Villa Petto, Cretara e Castiglione della Valle.

Inoltre sono state firmate circa 30 ordinanze di sgombero di nuclei famigliari che, vista la mancanza di strutture di accoglienza comunali, sono stati sistemati per ora in quattro B&B del territorio.

Attualmente sono 19 le persone ospitate mentre altre 23 hanno già presentata la richiesta. E visto che non è previsto il vitto completo, si sta allestendo una mensa in struttura comunale a Villa Petto.

Sfollata anche un’intera palazzina dell’Ater con 7 famiglie che, insieme alle altre 46 persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni dai precedenti sisma, fa un totale di 103 persone che non hanno più casa dove vivere.

In attesa dell’arrivo di tende e brandine da parte della Protezione Civile, le aree di prima accoglienza sono state allestite al Museo arti contadine a Colledara centro, nella sala polifunzionale di Villa Pizzicato e in quella di Villa Petto. E in giornata si sta provvedendo all’allaccio delle utenze e del riscaldamento, oltre al reperimento di letti e cuscini, per consentire a chi non se la sente di restare nelle proprie case di poter trascorrere la notte in un posto sicuro. Inoltre sono stati posizionati anche dei bagni chimici per chi trascorre la notte in auto, mentre si sta provvedendo al noleggio di container e gruppi elettrogeni a Ornano.

Con un’ordinanza comunale, i sindaco ha chiuso i cimiteri e anche la scuola non sarà riaperta prima del 5 novembre.

Le strade sono tutte agibili ma risultano danneggiati anche gli impianti sportivi.

 

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