Da anni la struttura era detenuta “pretestuosamente” dall’Associazione Unmil (Unione Nazionale Mutilati Invalidi del Lavoro) “nonostante la loro inadempienza contrattuale” spiega il sindaco Daniele Palumbi “per il mancato pagamento dei canoni di locazione sin dal 2007, e nonostante un contratto di gestione scaduto nel maggio 2010.
Alla fine, c’è stata la presa di posizione da parte dell’Amministrazione Comunale che, con la collaborazione delle Forze dell’Ordine e di diversi cittadini, ha deciso ieri di mettere la parola fine all’annosa questione.
Ma non tutto è filato liscio. Il risultato, infatti, è di due persone finite in ospedale, il sindaco Palumbi, che se la caverà con una prognosi di 5 giorni per un leggero stiramento alla gamba, ed il presidente dell’Unmil Vincenzo Tassoni, finito a terra e sottoposto ai raggi per accertare la natura dei conseguenti dolori ad un braccio: nessun pericolo, fortunatamente, il cavaliere Tassoni sta bene.
Ma partiamo dall’inizio: come si è arrivati allo scontro? L’Amministrazione, guidata dal primo cittadino, una volta giunta sul posto, si è vista ostacolare l’ingresso nella struttura, trovandosi davanti i cancelli barricati con alcuni camion. Grazie poi all’intervento degli operai comunali, sono riusciti ad aprire e ad entrare. E’ stato in quel momento che il presidente dell’Unmil è caduto (non è chiaro se “volontariamente” o se spinto da qualcuno, anche se qualcuno dei presenti propende per la prima versione), mentre il sindaco è stato trattenuto con forza per un piede.
“La situazione che si era venuta a creare” spiega Palumbi “oltre a produrre un rilevante danno economico all’Amministrazione Comunale, per il mancato introito del canone di locazione, ha privato l’utilizzo del bene pubblico, con finalità sociali e turistiche, alla collettività soprattutto ai giovani e ai meno abbienti. Il mancato utilizzo e la mancata custodia dell’immobile da oltre quattordici mesi da parte dell’Unmil stava, inoltre, determinando inesorabilmente un deterioramento delle attrezzature, degli arredi, delle apparecchiature e dell’intera infrastruttura, tutto di proprietà del Comune di Torricella Sicura”.
Motivo della discordia erano anche delle baracche in legno costruite “abusivamente” accanto alla struttura principale, all’interno della quale erano custoditi dei cavalli destinati all’ippoterapia. Gli animali sono al sicuro nel terreno adiacente.
“Non comprendo le motivazioni e il comportamento dell’Unmil” conclude il sindaco “relativamente alla mancata riconsegna delle chiavi ai legittimi proprietari, nonostante la struttura sia stata lasciata in abbandono da diversi mesi”.
Ora si volta pagina: l’ostello di Monte Fanum torna finalmente a disposizione della collettività, nel rispetto di quella che è sempre la sua finalità sociale e turistica.