Proteggere la montagna e allo stesso tempo fornirle una prospettiva di rilancio. Il presidente del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Tommaso Navarra, ha detto che è “è impensabile mortificare un territorio rispetto alle proprie legittime aspettative anche di natura economica”.
“Il Gran Sasso d’Italia ed i Monti della Laga”, si legge nella nota, “esprimono, per consolidata tradizione e per precipua connotazione naturale, una non mortificabile vocazione anche turistica. Non è certo un caso che lo storico Rifugio Garibaldi risalga al 1886, la storica funivia del Gran Sasso d’Italia risalga ai primi anni trenta del novecento; lo storico Rifugio Franchetti risalga alla metà del secolo scorso”.
Per questo motivo Navarra assicura tutto il proprio impegno per fare in modo che le prospettive di rilancio di chi vive e opera sulla montagna teramana non restino frustrate, ricordando come non ci possa essere conservazione senza sviluppo.
“Naturalmente”, continua Navarra, “non sono possibili paragoni con realtà sicuramente diverse, quale quella di Roccaraso (cui va il massimo rispetto) ma, fermo restando il compito istituzionale proprio dell’Ente Parco e la piena consapevolezza del valore straordinario delle matrici ambientali coinvolte, è impensabile mortificare un territorio rispetto alle proprie legittime aspettative anche di natura economica”.