“ Per avendo dovuto accettare, a malincuore la forma della nuova convenzione”, argomenta Giuliano De Berardinis, presiedente della Croce Bianca di Alba, “ ci rimane difficile comprendere cosa abbia indotto la Asl ad adottare una decisione che riteniamo incomprensibile. Tale scelta rischia di provocare dei disservizi, anche gravi, alla cittadinanza. La scorso anno, la nostra associazione ha effettuato 414 interventi di emergenza. Servizi che da 1 maggio non possiamo più compiere. Questo comporterà, sicuramente, un grave rischio per la salute dei cittadini, perché dubitiamo fortemente che possano essere rispettati tutti quei protocolli (tempi di intervento dopo una chiamata e trasporto in tempo utile in ospedale), previsti nella gestione delle urgenze”.