Alba Adriatica, ferme le ambulanze della Croce Bianca. Il rammarico dell’associazione

171844_1578304501009_1337524846_1299763_8107237_o2Alba Adriatica. Ambulanze ferme nel parcheggio, in attesa di una richiesta di intervento che, per il momento, non arriverà. Da ieri, domenica 1 maggio, i volontari della Croce Bianca di Alba Adriatica, associazione del soccorso attiva da 20 anni, hanno incrociato le braccia. Il disimpegno dei volontari, che assicuravano il servizio di emergenza sanitaria in appoggio al 118 è frutto delle disposizioni della nuova convenzione (sottoscritta tra la Asl di Teramo e l’Anpas), che prevede un ridimensionato di una serie di servizi territoriali per quanto concerne la gestione delle urgenze.

“ Per avendo dovuto accettare, a malincuore la forma della nuova convenzione”, argomenta Giuliano De Berardinis, presiedente della Croce Bianca di Alba, “ ci rimane difficile comprendere cosa abbia indotto la Asl ad adottare una decisione che riteniamo incomprensibile. Tale scelta rischia di provocare dei disservizi, anche gravi, alla cittadinanza. La scorso anno, la nostra associazione ha effettuato 414 interventi di emergenza. Servizi che da 1 maggio non possiamo più compiere. Questo comporterà, sicuramente, un grave rischio per la salute dei cittadini, perché dubitiamo fortemente che possano essere rispettati tutti quei protocolli (tempi di intervento dopo una chiamata e trasporto in tempo utile in ospedale), previsti nella gestione delle urgenze”.

 

 

 

 

 

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