Un 45enne residente a Tortoreto deve rispondere di presunti casi di violenza sessuale ai danni della figlia, minore all’epoca dei fatti.
La ragazza, dai 14 anni e per sette lunghi anni, sarebbe stata costretta a praticare rapporti orali al padre, sotto minaccia di morte (omettiamo nome e cognome dell’uomo a tutela della vittima). Questo secondo la ricostruzione della procura, arrivata ad indagare dopo che gli assistenti sociali si erano interessati della cosa così come il tribunale dei minori.
I fatti sarebbero avvenuti tra Campli e Tortoreto. La ragazza, a 16 anni, avrebbe raccontato tutto alla titolare del bar dove lavorava, che oggi in aula, davanti al collegio presieduto da Flavio Conciatori, ha confermato le confidenze della giovane.
Il fascicolo è a firma del sostituto procuratore Irene Scordamaglia, oggi in Cassazione. In aula il pm Stefano Giovagnoni.
Nella prossima udienza sarà chiamata a testimoniare proprio la giovane, oggi maggiorenne e lontano dall’Abruzzo. La famiglia, così come la ragazza, è del Kosovo.