Ascoli. Continuano senza sosta le indagini sull’omicidio di Carmela Rea, la 29enne trovata morta mercoledi a Ripe di Civitella dopo essere svanita nel nulla tre giorni prima.
Sono stati ascoltati nella notte come persone informate sui fatti il marito della giovane, Salvatore Parolisi, il fratello e il cugino. Nessun provvedimento di fermo, però, è stato emesso una volta terminati i colloqui.
Il marito di Carmela continua a sostenere che la donna fosse un’ottima compagna e che la coppia fosse felice e innamorata. Di diverso avviso, però, gli inquirenti. Secondo alcune voci, infatti, sembra che la coppia litigasse animosamente. Salvatore Parolisi avrebbe detto agli inquirenti che la moglie si lamentava spesso di una persona di Folignano che la fissava insistentemente quando passeggiava per il paese.
Le forze dell’ordine ascolteranno nelle prossime ore anche altre persone estranee alla famiglia della donna assassinata (gli abitanti di Folignano e i colleghi del marito). Oggi e domani proseguiranno gli accertamenti tecnici e verranno analizzate le utenze telefoniche. Infatti, non sarebbe stato spento subito, nel momento della scomparsa, il telefonino. Il segnale dell’apparecchio telefonico pare perdersi attorno alle 19.00. Nella giornata di ieri è stata poi ritrovata una seconda sim card appartenente a Carmela Rea e di cui pare che il marito non sospettasse l’esistenza. Prelevato inoltre un computer dall’abitazione della vittima. Obiettivo degli inquirenti è quello di analizzare le chat nella speranza di trovare qualche informazione utile. Sembra, inoltre, che rovistando in un armadio e un cassetto sia comparso un secondo telefonino appartenente a Carmela.
In mattinata è stato effettuato anche un nuovo sopralluogo sul tratto di strada che la Rea aveva percorso per andare al bagno prima di scomparire: sul posto, insieme ai Ris e agli agenti della Guardia Forestale, anche i cani molecolari specializzati nell’individuazione di tracce di sangue.
