Il malessere da parte dei genitori, però, è subito affiorato, in quanto il concessionario avrebbe impiegato solo due unità: una figura in cucina e l’altra per la somministrazione dei pasti. Il numero di addetti è stato giudicato insufficiente, per garantire il doppio turno nelle attività di refezione e anche per la merenda pomeridiana.
Un delegazione di genitori ha anche rappresentato il proprio disappunto al funzionario responsabile del settore, non avendo inizialmente risposte. Poi nel corso delle giornata è stato deciso di impiegare un Lsu a supporto delle attività di mensa in modo da assicurare il normale servizio.
“ L’esternalizzazione del servizio commenta Nico Carusi, ex consigliere comunale e portavoce dei genitori, “ non sempre è sinonimo di efficienza e il malessere delle famiglie emerso oggi è emblematico”.