Teramo. Come ogni anno, con l’approssimarsi delle festività pasquali e nel rispetto della tradizione, tornano in tavola i piatti tipici, come le ricette a base di agnello. La domanda in questo periodo raggiunge le punte massime dell’anno, ma il mercato continua a registrare una massiccia presenza del prodotto d’importazione e gli operatori lamentano un’offerta elevata di agnelli esteri, di provenienza est-europea commercializzati, tuttavia, come prodotti locali.
È quanto fa sapere il Consorzio per la Valorizzazione dell’agnello dei Monti Teramani sottolineando l’importanza dell’acquisto consapevole da parte dei consumatori che facilmente possono essere tratti in inganno da diciture utilizzate in modo inappropriato.
“La domanda di questo prodotto” ha spiegato Ezio Di Donato, responsabile del Consorzio “che consente la sopravvivenza di un mestiere antico e ricco di tradizione, si concentrerà soprattutto nel corso di questa settimana che precede la Santa Pasqua, vorrei in proposito evidenziare l’importanza della certificazione dell’agnello nostrano, conseguenza di un allevamento che avviene esclusivamente nel territorio della Provincia di Teramo da greggi allevati allo stato brado. Troppo spesso però il consumatore rischia di acquistare un prodotto contraffatto, proveniente dall’estero e di scarsa qualità, quando allo stesso prezzo può acquistare il vero agnello Made in Teramo”.
Il Consorzio per la Valorizzazione dell’agnello dei Monti Teramani è stato costituito due anni fa su iniziativa della Coldiretti Teramo ed è finalizzato a tutelare un importante prodotto di nicchia attraverso un disciplinare che certifica la produzione e offre al consumatore finale garanzie sui metodi di allevamento, sulla qualità e sulla provenienza delle carni.