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Giulianova, consorzio “Costa Blu”: ipotesi allevamento tonni coi fondi Ue

Nuove strategie nello sviluppo dell’acquacultura grazie al Consorzio Costa Blu che si è costituito recentemente e che vede la partecipazione di tutti i Comuni costieri teramani che hanno scelto l’armatore giuliese Nino Bertone a capo del nuovo organismo.

Si pensa già in grande e alla possibilità si elaborare progetti che diano l’opportunità di creare occupazione nel settore dell’allevamento ittico in mare aperto. L’Ente Porto di Giulianova si farà promotore di una serie di idee che dovranno poi essere sviluppate. In ballo ci sono i finanziamenti dell’Unione Europea.

Da 2 a 4 milioni di euro nei prossimi due anni. Le strade da seguire, e che richiedono la concertazione degli Enti aderenti al consorzio, sono quelle della tutela dei fondali dell’Adriatico, la creazione di allevamenti mirati compatibilmente con la biodiversità dello stesso Adriatico.

L’esempio può arrivare dalla Croazia dove da alcuni anni hanno sviluppato piani integrati per l’allevamento del tonno rosso gigante, detto anche tonno obeso. Difficile da tenere in cattività, trattandosi di un pesce pelagico che migra.

Ma i risultati che arrivano dall’altra sponda del nostro mare sono assolutamente confortanti: allevare il tonno è possibile. Quindi uno dei progetti di cui il consorzio Costa Blu terrà conto, con l’elaborazione di un piano di sviluppo già a partire dagli inizi del nuovo anno, sarà proprio quello di creare in mare aperto un’area per l’allevamento di questo prelibato pesce che ha tra l’altro un forte mercato in Oriente.

Un progetto che l’Ue vedrebbe di buon occhio in quanto consentirebbe di tutelare una specie che ha rischiato l’estinzione per la pesca indiscriminata nei decenni passati. Altre idee che potrebbero sviluppare dei progetti interessanti riguardano anche la possibilità di creare allevamenti di rombi, un pesce di fondale dalle carni straordinarie. L’esempio questa volta arriva dalla Spagna con risultati molto interessanti.