Sant’Egidio alla Vibrata. Costringono una donna ad un rapporto sessuale all’interno del laboratorio artigianale dove lavorano.
Devono rispondere di violenza sessuale due cittadini extracomunitari (un cinese di 51 anni e il pachistano di 36), identificati e denunciati dai carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata.
I militari, diretti dal luogotenente Mario De Nicola, al termine di una delicata indagine, sono riusciti a rimettere al loro posto tutti i tasselli della squallida vicenda. Tutto è partito dalla denuncia presentata da una donna, cinese di 46 anni, che ha raccontato i carabinieri di essere stata violentata, dai due uomini, all’interno di un laboratorio artigianale di Sant’Egidio, dove i tre protagonisti (la donna e i due uomini) lavorano.
L’episodio si è verificato lo scorso 15 settembre, in occasione della festa cinese di inizio autunno. Negli opifici gestiti da proprietà cinesi esiste una commistione tra ambienti di lavoro e spazi dove riposare. E in questo contesto si sarebbe consumata la violenza sessuale.
Durante l’indagine, i militari hanno acquisito una serie di elementi probanti, utili per sostanziare la denuncia presentata dalla donna, che sarebbe stata violentata approfittando del fatto che in quel momento era ubriaca.