Giulianova, condominio Orsini 63: scontro coinquilini-propietari

Giulianova. Scoppia la polemica fra i coinquilini in affitto e i proprietari di appartamenti all’interno del condominio Orsini 63.

Alla notizia dello sfratto di 15 famiglie che hanno un contratto in affitto, ha risposto chi aveva acquistato degli appartamenti nello stesso condominio stigmatizzando alcune episodi avvenuti negli ultimi mesi nello stabile.

Precisazioni che però non sono piaciute a coloro rischiano nei prossimi giorni di essere sfrattati che rilanciano ponendo diversi interrogativi sulla vicenda: “chi ha fatto i contratti (sia di vendita che di affitto ) con questa società di Pescara senza prendersi la responsabilità di sapere con chi contrattava? Come mai i proprietari hanno così paura che la Di Gennaro Costruzioni fallisca? Hanno qualcosa da nascondere? E, soprattutto loro, come hanno fatto a fare atti di vendita degli appartamenti, pur sapendo che in quello stabile non c’è una abitabilità completa? Se dicono che ci sono affitti scellerati perché non vanno a controllare all’Agenzia delle Entrate i contratti registrati? Se dicono che siamo abusivi perché non chiedono al Comune come mai ci hanno dato regolarmente la residenza?”

Uno dei coinquilini in affitto nello stabile di viale Orsini, costruito sull’ex Pioppeto racconta la propria vicenda: “Ho preso in affitto, con contratti regolarmente registrati e ad un canone equo per la zona (certo non a 150 euro) nel dicembre del 2014 due appartamenti dalla società che affittava, la Fastnecs srl e ho fatto dei lavori all’interno di essi (tutto documentato), visto che erano quasi grezzi. Tali lavori mi sono poi stati fatti scalare dai canoni di locazione .Nel frattempo, mi sono offerto di fare un po’ di manutenzione nello stabile e, con un assemblea condominiale ed un contratto d’opera, abbiamo accordato che, dietro un compenso mensile, venivano fatti mensilmente e regolarmente questi lavori. Risultato: non mi hanno mai pagato. Devo prendere ben 11000 euro dai proprietari e dal condominio. Nel frattempo sono giunti altri inquilini di cui, la maggior parte ha contratti regolarmente registrati e, sopratutto paga le utenze condominiali. Ora quelle foto che vi hanno fatto vedere sono solo il risultato di alcuni furbi che durante il periodo estivo hanno pensato bene di farsi le vacanze in alcuni appartamenti senza pagare nulla. E che cosa c’entriamo noi con queste persone? Inoltre io ed altri affittuari ci siamo fatti carico per molti mesi (dal mese di Agosto 2015) di pagare le bollette Enel di cantiere, a cui sono allacciati tutti gli appartamenti, comprese le quote spettanti ai i proprietari solo per il fatto che la società che affittava non onorava alle spese condominiali. Oltretutto da quello che ho saputo, i proprietari hanno pagato per ben 2 volte la cabina Enel a spese loro, invece della ditta costruttrice. Io personalmente ho pagato le quote condominiali fino a qualche mese fa e, come beffa, non ho mai ricevuto 1 euro per i lavori fatti nello stabile. Invito chiunque voglia controllare i documenti in nostro possesso a farsi avanti, noi persone oneste, non abbiamo nulla da nascondere. Se poi c’è qualcuno che ha fatto cose non corrette sta alla Magistratura controllare, non ai proprietari. Che pensassero a pagare le vere spese condominiali e non delle persone messe li’ a far finta di controllare e che sono state pagate migliaia di euro in poco tempo. Noi, con delle famiglie, dei bambini piccoli e dei disabili, abbiamo deciso di rimanere fino all’ultimo proprio perché non abbiamo fatto mai nulla di disonesto, crediamo nella giustizia e non siamo certo tra quegli individui che hanno fatto dei danni nello stabile. A tal proposito ricordo proprio ai signori proprietari che quest’estate durante i miei lavori di pulizia e manutenzione mi hanno detto ‘grazie per tutto quello che stai facendo, se non ci fossi tu questo stabile sarebbe andato in malora’, e questo sarebbe il ringraziamento? Buttarci fango addosso?”
Gli inquilini in affitto chiedono “a gran voce che il Tribunale intervenga per trovare una soluzione equa alle famiglie che risiedono nello stabile, visto che abbiamo sempre onorato ai nostri pagamenti e , ripeto, è impensabile che in in paese del genere chi paga tutto venga buttato fuori! La Fontana di Trevi è stata venduta a chi ha comprato questi appartamenti!”
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