Alba Adriatica. L’estate è finita e con essa anche la stagione balneare, ma l’appendice autunnale porta in dote un divieto di balneazione nei 250 metri a sud della foce del torrente Vibrata.
Lo stagionale si manifesta a “giochi chiusi” ma il prelievo effettuato martedì 20 settembre ha fatto registrare una concentrazione di batteri fecali (escherichia coli) pari a 2005, oltre 4 volte il limite massimo previsto per legge (la soglia è di 500).
Per questo motivo il sindaco di Alba Adriatica, Tonia Piccioni, ha messo un divieto temporaneo di divieto di balneazione nei 250 metri a sud della foce del Vibrata, in una zona in passato molto a rischio che è tornata ad essere tale solo a stagione conclusa.
Si dirà per fortuna. E questo ci sta. Ma la causa di questo improvviso, ed evidente sforamento di uno dei parametri utili per classificare le acque di balneazione, sembra avere una motivazione ben chiara. E la cosa viene vergata in maniera lineare nell’ordinanza di divieto firmata dal sindaco.
Il problema sembra essere legato alle abbondanti piogge degli ultimi giorni (17, 18 e 19 settembre), con un elevato scarico di acque di “dilavamento meteorico”, come riportato nelle note del Ruzzo. Piogge abbondanti che hanno causato un malfunzionamento della rete fognaria, con liquami “inquinanti”, che sono finiti prima nel torrente (sempre tenuto sotto osservazione durante l’estate) e poi in mare. Il campionamento dell’Arta era previsto inizialmente il 19 settembre. Ma viste le condizioni meteo, il tutto è stato differito al giorno successivo.
Nonostante questo, i valori di escherichia coli erano molto al di fuori di termini di legge. In attesa dell’esito delle controanalisi, attese per le prossime ore, che potrebbero far tornare tutto alla normalità (non tanto per la balneazione ma per lo storico utile per la classificazione delle acque) quello che è accaduto deve nuovamente far riflettere su quelli che sono i rischi del sistema fognario cittadino in occasione di piogge torrenziali.
La combinazione tra un forte temporale e i campionamenti a ridosso dello stesso, in piena stagione estiva, potrebbero poi vanificare l’attenzione in fatto di tematiche ambientali perseguite dalle associazioni negli ultimi anni (enzimi alla foce del Vibrata) e da parte della stessa amministrazione civica.