Una situazione che si stava “incacrenendo”, così come aveva detto il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, e che ora ha messo almeno un punto fermo. L’allungamento dei lavori in Corso San Giorgio, dovuto oltre che ai ritrovamenti archeologici sui quali la Soprintendenza vuole fare le sue valutazioni, ha avuto come altro imprevisto anche l’arrivo di materiali sbagliati, a causa dei quali ci si era presi del tempo per decidere il da farsi.
Nella riunione tecnica con il direttore dei lavori, i progettisti, la ditta e il Responsabile del procedimento, riunione che da ieri è stata spostata a questa mattina, è stato deciso che le mattonelle arrivate, diverse da quelle previste dal capitolato, non potranno essere utilizzate in quanto non conformi per colorazione a quelle scelte dal progettista.
Questo significherà un ulteriore slittamento dei lavori visto che il materiale, quello corretto, dovrà essere mandato dalla Cina. Tempi previsti, fine ottobre.
Un ulteriore sacrificio che, a detta del sindaco, i teramani potranno sopportare per avere comunque la via principale della città rinnovata. Ma ci si chiede anche chi e quanto pagherà per tutto questo ritardo.