“ In un momento di particolare difficoltà nel mondo del lavoro”, scrive in una nota Angelozzi, “ dove numerose aziende chiudono e i lavoratori vengono licenziati, alla Camera di Commercio di Teramo di aumentano dirigenti e retribuzioni, in aggiunta allo stipendio già percepito. La sigla sindacale ha già contestato l’adozione del provvedimento, invitando il presidente ad intervenire. Contestualmente, la cosa è stata segnalata a tutti gli organismi camerali, al collegio dei revisori dei conti, al prefetto e al Ministero delle attività produttivi e Unioncamere. “ La nostra segnalazione” prosegue il segretario della Cisl, “ trae origine da numerosi pareri giurisprudenziali. Inoltre, abbiamo sollevato una questione di legittimità dell’atto adottato, in quanto il regolamento dell’ente è in contrasto con la legge che disciplina la materia. Tutta la vicenda lascia esterrefatti, in quanto per uno strumento così importante per la vita dell’Ente camerale, come il regolamento dei servizi e degli uffici,nessuno si sia preso la briga di adeguarlo. Sembra che alla Camera di Commercio non ci sia la figura di un segretario generale, notoriamente preposto alla verifica di legittimità degli atti, ed invece tocchi ad un soggetto terzo, come il sindacato, evidenziare tale anomalia”.