Tutelare le persone che, per effetto di un’infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi. Questo, in sintesi, il ruolo dell’amministrazione di sostegno sulla cui figura il Centro Servizi per il Volontariato di Teramo ha organizzato un convegno in programma giovedì prossimo, alle 18, nella sala conferenze del Csv a Piano d’Accio.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto regionale “Famiglie a Sostegno”, per spiegare meglio cosa sia questo istituto giuridico che ha lo scopo di affiancare proprio le persone la cui capacità di agire risulti limitata se non del tutto compromessa.
Gli anziani e i disabili, i malati terminali, ma anche persone affette da alcolismo o tossicodipendenza, i detenuti, possono ottenere, anche in previsione di una propria eventuale futura incapacità, che il giudice tutelare nomini una persona che abbia cura della loro persona e del loro patrimonio.
A differenza degli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione, l’amministrazione di sostegno consente al beneficiario, giuridicamente rappresentato, di essere partecipe e protagonista, di avere pari dignità e pari opportunità, ponendo al centro dell’attenzione la persona con la sua storia, le sue difficoltà, le sue esigenze, le sue scelte e le sue aspirazioni.
Il programma dell’incontro prevede, dopo i saluti del presidente del Csv, Massimo Pichini, gli interventi di Maurizia Iezzi, responsabile scientifico del progetto regionale” Famiglie a Sostegno”, dell’avvocato Fabrizio Straccialini, consulente legale del CSV, e di Giovanna Marcozzi, amministratore di sostegno.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il CSV di Teramo (tel. 0861.558677 – email info@csvteramo.it).