Teramo. A partire dal 1 aprile, giorno in cui scatterà l’obbligo da parte del medico di verificare l’esenzione dal ticket per motivi di reddito, si profila uno scenario carico di disagi per i medici di famiglia teramani e abruzzesi.
A denunciarlo è la Federazione Italiana Medici di Famiglia, sezione di Teramo, che declina “ogni responsabilità per eventuali inadempienze e ritardi che si dovessero verificare a discapito dei cittadini che, come accade spesso in questo caso, appartengono alle fasce più deboli della popolazione”. Una preoccupazione messa nero su bianco in una lettera che il segretario provinciale della Fimmg di Teramo e vice segretario della Fimmg regionale, Ercole Core, ha inviato al prefetto, al direttore generale della Asl e alla Regione, lamentando soprattutto il fatto che ai medici di base non sono stati forniti né l’adeguata impalcatura tecnologica né gli strumenti per poter dialogare, come prevede la normativa, con il sistema informatico del Ministero del Tesoro. La Federazione, appellandosi alle autorità competenti affinché il problema possa essere risolto, critica in particolare la mancata diffusione di un manifesto informativo per i cittadini, tranne forse nel caso della Asl di Chieti.
Gli uffici delle Asl, infatti, non sono, ad oggi, attrezzati al rilascio delle attestazioni per i cittadini non compresi negli elenchi, il sistema risulta spesso bloccato e l’accesso agli elenchi dei cittadini esenti non è possibile, come è avvenuto nel pomeriggio di ieri e nella tarda mattinata di oggi.
“Va rilevato” scrive Core “che la verifica del diritto all’esenzione e la sua applicazione comportano un notevole dispendio di tempo, tale da creare enormi disagi a tutti i cittadini e agli operatori stessi. La Regione Abruzzo è stata peraltro totalmente insensibile e inadempiente nei confronti dell’applicazione del decreto, al contrario di altre Regioni che si sono attivate da mesi e che hanno fornito ai cittadini aventi diritto appositi tesserini”.
Una Regione, secondo Core, “inadempiente nei confronti dei medici di medicina generale anche per quanto riguarda l’obbligo di farsi carico di fornire gli strumenti tecnologici per poter adempiere agli obblighi sia di questo decreto sia della normativa sulla certificazione on line e l’invio della ricetta elettronica. Ad oggi la Regione non ha fornito nulla e non ha attivato la rete informatica della Medicina Generale, pur avendo appaltato da anni il relativo servizio attraverso numerose gare, spendendo anche milioni di euro per i quali non esiste nessuna rendicontazione e nessun risultato”.