Campli, insegnante in mobilità straordinaria prende carta e penna e scrive a Renzi

Una situazione comune a migliaia di insegnanti che, assunti a tempo indeterminato, sono stati costretti grazie alla mobilità straordinaria, a lasciare casa e famiglia per vedersi assegnare incarichi spesso tanti chilometri di distanza.

Così, coinvolta anche lei in un esodo che non rispetterebbe i diritti dei lavoratori, rendendoli impotenti di fronte al sistema, Angela Tesio, insegnante elementare di Campli ha preso carta e penna e ha scritto al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per esprimergli tutta la propria contrarietà di fronte ad una serie di assegnazione degli ambiti, spesso errati, legati ad un algoritmo falsato.

Una possibile soluzione sarebbe stata individuata nell’annullamento delle operazione di mobilità per l’anno in corso, consentendo a tutti di ripresentare l’istanza tenendo conto solo del punteggio e della così detta vicinorietà.

Ecco la sua lettera aperta.

“Egregio Signor Presidente,

Sono una docente di scuola primaria che ha svolto sedici anni di precariato ricevendo, in questo lasso di tempo, stipendi mai puntuali ma ho stretto i denti e ho sempre avuto fiducia sapendo che prima o poi sarebbe arrivato anche per me il RUOLO tanto atteso.

Nel frattempo Lei si è insediato alla guida del Governo con l’intenzione di rivoluzionare la nostra Italia ed io ci ho creduto, tanto che finalmente con la riforma della “BUONA SCUOLA” sono rientrata in ruolo.

Dopo il dolce però ho ricevuto una pasticchetta troppo amara che non riesco ancora a digerire.

Con la domanda di MOBILITA’, la mia vita è stata stravolta: sebbene io abbia un buon punteggio (54), mi sono ritrovata assegnata in un ambito, per l’esattezza il diciassettesimo (Marche 0001) lontano da casa, sebbene persone, ma molte molte persone con meno punti sono state assegnate a luoghi più vicini.

Ho presentato ricorso e mi hanno proposto di conciliare, passando dall’ambito Marche 0001 all’ambito Marche 0006. Ho avuto paura ed ho accettato ma… NON E’ GIUSTO!!!

Quando mi sono recata a scegliere la sede (nello stesso giorno della conciliazione) presso l’ USP di Ascoli Piceno, mi sono sentita dire che l’assegnazione della scuola veniva data in base all’ordine di arrivo e non del punteggio, perciò… BEFFA NELLA BEFFA!!!

Ma Lei, mi viene da chiedere, è a conoscenza di ciò che sta accadendo nella scuola?

Mi creda, non discuto il dover andare fuori, poiché se si vuole lavorare si deve essere disposti anche a questo, al di là del discorso famiglia, ma discuto, e questo me lo deve permettere, il modo in cui tutto si è svolto.

Mettere la vita delle persone in mano ad un algoritmo, che peraltro non ha funzionato secondo quelli che erano i criteri indicati nel contratto di mobilità (cioè punteggio e vicinorietà), MI SEMBRA DAVVERO TROPPO!!!

Sono consapevole che in questo periodo, a causa degli eventi sismici che ha colpito il centro Italia, Lei è oberato più che mai di lavoro ma, NON PUO’ E NON DEVE DIMENTICARSI DI NOI!!!

Mi permetto di darLe un suggerimento:

ANNULLI LE OPERAZIONI DI MOBILITA’

Per questo nuovo anno scolastico ormai alle porte, potremmo lasciare così com’è, per poi “RIFORMULARE” UNA NUOVA DOMANDA DI MOBILITA’ senza algoritmo ma tenendo conto, come è sempre stato, del punteggio e della vicinorietà.

Mentre le scrivevo, molti mi hanno deriso perché secondo loro il nostro Presidente non può ascoltare i problemi di ogni singolo cittadino, ma io le sto “parlando” a nome di tutti quei docenti e mi creda, ne sono molti, che si trovano nelle mie stesse condizioni o peggio.

Sono sicura che Lei leggerà questa mia lettera e confido pertanto in un suo personale interessamento.

Cordiali saluti

Tesio Angela”

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