Teramo. ‘E’paradossale che una struttura che dovrebbe rappresentare un servizio di eccellenza, avente il fine istituzionale di erogare trattamenti specialistici, di alto livello e globali, in favore di malati terminali, altresì fornendo ausilio ai familiari del malato, sia del tutto privo di risorse adeguate a fornire prestazioni sanitarie del contenuto minimo.
Ritengo opportuna un’indagine sulla sicurezza e qualità del servizio prestato dall’Hospice agli utenti, nonchè su come siano utilizzati i fondi, in gran parte di provenienza pubblica, destinati alla realizzazione, gestione e funzionamento dell’Hospice della Asl di Teramo’.
La mamma di una malata terminale, già affetta da sindome di Down, che da gennaio 2016 riceve (o dovrebbe ricevere) assistenza domiciliare dal personale del servizio Hospice della Asl di Teramo, ha voluto sfogarsi in una lettera, chiedendo aiuto anche a stampa ed istituzioni (tra cui il Ministro Lorenzin), denunciando negligenze della struttura teramana riservata a malati terminali.
‘Questo non è solamente lo sfogo di una madre che non vuole vedere morire la propria figlia, ma la denuncia di un vero e proprio caso di malasanità. Quotidiani sono gli episodi in cui per salvare la vita a mia figlia nè io nè l’altro mio figlio abbiamo potuto attendere l’intervento dell’Hospice.
Ogni volta che chiamavamo ci veniva riferito che il personale era carente e che quello esistente era già impegnato in altre prestazioni, quindi mia figlia non poteva ricevere un’assistenza continuativa, ed invece lei ne ha assoluta necessità’, tuona ancora la mamma disperata.
‘Soffre di varie patologie che l’hanno resa ormai in stato vegetale e tuttavia ella percepisce lucidamente indicibili dolori che in silenzio patisce, potendo ella comunicare solo con un occhio. Negli ultimi mesi mia figlia, che sino a circa due anni fa ancora interagiva col mondo esterno, ha subito un progressivo ed inarrestabile decadimento, che l’ha condotta nelle condizioni in cui attualmente vive.
In tale situazione, l’intervento dell’Hospice non solo non ha sortito alcun effetto migliorativo, ma anzi si è registrato un netto peggioramento delle condizioni di salute di mia figlia. Tante e troppe volte mia figlia ha patito le conseguenze negative dell’omesso tempestivo ed adeguato intervento da parte di taluni sanitari dell’Hospice.
La condizione attualmente vissuta da mia figlia è frutto di gravi carenze organizzative e di risorse della struttura nonchè della Asl, che dovrebbero al contrario garantire elevati livelli di tutela proprio a soggetti malati terminali.
Rispetto a quanto scritto sul sito www.aslteramo.it, quotidianamente constato, con profonda amarezza ed immenso dolore, che tutte le finalità che dovrebbero ispirare l’azione dell’Hospice e del suo personale sono palesemente ignorate e disattese nel caso di mia figlia’, osserva la donna, prima di appellarsi affinchè la sua denuncia possa ottenere un riscontro concreto nella realtà