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Tortoreto e Contrada Marina di Mosciano, preoccupazione per la paleofrana

Un nuovo sopralluogo per la strada panoramica di Tortoreto, chiusa ormai da diverse settimane per lo smottamento del terreno, e la verifica della paleofrana che interessa anche l’area di contrada Marina di Mosciano.

Il terremoto di Amatrice e le ripetute scosse che si sono susseguite subito dopo anche con magnitudo superiori a 4.0 ha allarmato i residenti della zona. Anche se per gli esperti non è da mettere in relazione il terremoto con lo smottamento di una vasta area collinare, gli abitanti vogliono che sia per la strada panoramica di Tortoreto, sia per l’area di contrada Marina vengano eseguiti degli accertamenti.

C’è insomma il timore che il movimento tellurico possa aver di nuovo attivato lo smottamento che va avanti ormai da anni e che si è accentuato soprattutto dal 2014 ad oggi, costringendo il commissario prefettizio di Tortoreto a chiudere un tratto della strada panoramica, mentre a sud del torrente Salinello, nel territorio moscianese, a far evacuare 5 famiglie dopo che le loro abitazioni sono state gravemente lesionate.

La verifica però non potrà essere eseguita nell’immediato. Ma entro l’autunno e anche in coincidenza con i prossimi temporali i sopralluoghi consentiranno di verificare l’eventuale movimento soprattutto in profondità. Nella zona di Tortoreto le acque piovane infiltrandosi negli strati inferiori avrebbero scavato delle micro-gallerie che favoriscono lo smottamento per lo scarso drenaggio in superficie del flusso.

La paleofrana secondo gli esperti è quiescente, ovvero è a riposo, seppur attiva. E l’area interessata è piuttosto ampia, perché riguarda anche la zona più interna di Morro D’Oro, in contrada Case Sacchetti, per un tratto di circa 3 chilometri, immediatamente a ridosso dell’autostrada 14.

La soluzione al problema è rappresentata solo da un corposo intervento contro il dissesto idrogeologico delle aree, che però tarda a decollare nonostante i buoni propositi della Regione.