Una lettera al presidente del Consiglio per far presente i danni subiti nella cittadina farnese a seguito degli eventi sismici per la quale è già stato dichiarato lo stato di emergenza. Il primo cittadino di Campli, Pietro Quaresimale, ha voluto sottoporre all’attenzione del Governo la problematica del suo territorio particolarmente colpito nei suoi beni architettonici e monumentali.
Infatti, pur comprendendo come le realtà di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto debbano affrontare situazioni ben più catastrofiche, il primo cittadino si sta adoperando affinché situazioni complesse come quella della cittadina farnese non passino in secondo piano o vengano completamente dimenticate.
“Abbiamo provveduto a dichiarare lo stato di emergenza”, ha detto Quaresimale, “e attivare il Centro operativo comunale al fine di monitorare con costanza la situazione e per seguire passo passo tutte le iniziative che devono essere intraprese, per garantire interventi rapidi e risolutivi”.
In particolare, in una lettera al ministero dei beni culturali e alla Soprintendenza Archeologica, è stato fatto l’elenco degli edifici del patrimonio storico colpito dal sisma, con l’indicazione della pericolosità per la pubblica incolumità, visto che gli immobili sono adiacenti ai centri abitati.
“Sono otto le chiese inagibili sulle territorio comunale”, continua il sindaco, “una nella frazione Roiano è crollata e le Chiese di San Paolo, della Misericordia e di San Francesco nel centro di Campli che erano state già dichiarata inagibili dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 hanno avuto un peggioramento della situazione strutturale”.
La speranza, dunque, è che il commissario per la ricostruzione Vasco Errani valuti gli interventi da effettuare e trovi le risorse necessarie per la salvaguardia del patrimonio storico e artistico di Campli che è volano di un turismoe dell’economia dell’intero territorio.