Nuovo blocco della raccolta rifiuti nei comuni del Cirsu (Bellante, Giulianova, Mosciano, Morro d’Oro, Notaresco e Roseto). Ad accelerare gli eventi rispetto al fermo deciso da Sogesa per lunedì è stata la chiusura del Tmb di Casoni, l’attuale impianto di trattamento del pattume del consorzio. Da stamattina l’indifferenziato, dunque il grosso dei rifiuti nei vari comuni, rimarrà nei cassonetti o per strada.
Nuovo capitolo quindi nell’estenuante braccio di ferro che da mesi va avanti tra i soci del Cirsu da una parte e Sogesa e Deco dall’altra. In attesa del cruciale CdA del consorzio in programma per lunedì, Casoni chiude dunque nuovamente i cancelli a causa della montagna di debiti che Sogesa ha accumulato nei suoi confronti. Si è dunque risolta in un pugno di mosche la frenetica giornata di mercoledì, nella quale i sindaci, dopo aver incontrato i vertici della Regione in tema di rifiuti, avevano assicurato lo sblocco di alcune somme a favore di Cirsu per evitare la (annunciata) chiusura di Casoni prevista proprio per oggi. Chiusura che però si è ugualmente verificata. Se il blocco dell’impianto chietino fosse realmente causato da questioni finanziarie, nubi sempre più nere si accumulerebbero sul futuro del Cirsu, chiamato lunedì ad analizzare la propria situazione economica e finanziaria. Particolarmente difficile la situazione a Giulianova, con sacchetti di immondizia e indifferenziata per le strade, soprattutto in campagna (Case di Trento). Si segnalano anche disagi nelle zone dove si svolgono i mercati cittadini come piazza Dalla Chiesa (al Lido) e piazza della Libertà al paese.