La chiamano la casa della vergogna per lo stato in cui versa l’antica Villa Ranalli, ridotta ad un rudere che cade a pezzi, rifugio ormai per senza tetto e per piccioni. Si trova a Cologna Spiaggia, lungo la Nazionale, a ridosso di fabbricati di recente costruzione, in pieno centro.
Uno stato di abbandono che ha mandato su tutte le furie i residenti della zona che più volte hanno segnalato la cosa negli anni all’amministrazione comunale e al comando della polizia locale per fare in modo che i proprietari garantissero un minimo di manutenzione.
Soprattutto il taglio delle erbacce e l’eliminazione delle sterpaglie che circondano il fabbricato, diventato ormai rifugio per serpenti e topi, animali fastidiosi notati quasi quotidianamente dalla gente che abita nelle palazzine vicine. Il Comune di Roseto due anni fa cercò di rintracciare i proprietari che però sono deceduti. L’immobile oggi apparterrebbe agli eredi, 14 soggetti in tutto.
E non risiedono in Italia. Chi in Svizzera, chi in America. Un costruttore locale aveva anche cercato di acquisire l’edificio e l’intera area per realizzare un domani una moderna palazzina. Ma non sarebbe stato possibile raggiungere un accordo perché non c’è unità di intenti tra gli stessi eredi. Così l’antica villa continua a cadere a pezzi.
Tra le altre cose, di notte viene frequentata da senza tetto o da “vu cumprà”. In due punti la rete esterna che delimita altre proprietà è stata tagliata per creare un passaggio che porta al vecchio fabbricato. I residenti hanno anche avvertito le forze dell’ordine ma in quella struttura non è stato mai eseguito un sopralluogo, né sono stati presi provvedimenti come la sistemazione di assi nei vari punti di accesso per impedire l’ingresso agli estranei. Oltretutto l’edificio non è affatto sicuro e rappresenta un serio pericolo.