Alluvione Pineto: danni per oltre 3milioni di euro. L’appello di Monticelli

sindaco_luciano_monticelliPineto. “Sono preoccupato per la situazione in cui ci troviamo. Al di là delle decisioni che verranno adottate dal Consiglio dei Ministri, resta il fatto che ad oggi ancora non ci si muove a livello regionale per dare un segnale forte alla nostra collettività che è stata messa in ginocchio dalle recenti alluvioni. Noi non abbiamo più fondi e il nostro Comune è ancora in attesa dei rimborsi, pari a circa 400 mila euro, per l’emergenza terremoto”.

Il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli gioca tutte le sue carte per trovare una soluzione, per ottenere quei fondi necessari per gli interventi urgenti e far fronte ai danni causati dall’alluvione di una settimana fa. Ieri pomeriggio ha personalmente telefonato al Ministro Gianfranco Rotondi, che a Pineto trascorre le sue vacanze estive, per chiedere espressamente aiuto.

“Da una stima sui danni subiti”, ha riferito il primo cittadino pinetese, “il dato che emerge è assai preoccupante. Siamo già nell’ordine dei 3milioni e mezzo di euro. Abbiamo bisogno urgentemente di risposte, così come le ha ottenute la Regione Veneto il cui Governatore, Zaia, aveva minacciato lo sciopero fiscale. Abbiamo chiesto anche una deroga al patto di stabilità e immediato ristoro economico, soprattutto dopo i tagli dei trasferimenti decisi dal Governo centrale. Il Ministro Rotondi ha assicurato tutto il suo impegno, al pari del suo collega Matteoli che avevo incontrato la settimana scorsa”.

Monticelli è però preoccupato. L’intera Provincia di Teramo conta danni per circa 100 milioni di euro. 40 milioni saranno necessari solo per sistemare ponti e strade. Ci sono poi i depuratori, i cittadini e gli imprenditori che sono stati messi in ginocchio. Attività che devono ripartire.

“Lancio un appello”, conclude il Sindaco, “perché non fare l’election-day, ovvero raggruppare elezioni amministrative e Referendum nello stesso periodo? Il Governo, invece, ha deciso che le cose siano separate, con uno sperpero di denaro pubblico pari a 350milioni di euro. Una parte di quei soldi potrebbe essere utilizzata proprio per far ripartire il nostro territorio”.

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